giovedì 11 agosto 2011

Melegnano - Palazzo Broletto si sfila da Rocca Brivio

Palazzo Broletto si sfila da Rocca Brivio. «I comuni del Sudmilano non possono più sostenere spese tanto ingenti». E sul gioiello architettonico di San Giuliano si addensano fosche nubi. I fari sull’assetto societario del maniero si erano nuovamente accesi nei giorni scorsi, quando il comune di San Donato aveva messo nero su bianco la volontà di cedere la propria quota in Rocca Brivio srl, ente che gestisce la storica dimora sulla via Emilia. Attualmente la società è partecipata da Tasm con una quota del 51 per cento, dai comuni di San Donato e San Giuliano con il 20,80 per cento ciascuno, da Melegnano con il 5 per cento e dall’associazione Rocca Brivio con il 2,5 per cento.
Sino al prossimo 11 settembre, infatti, gli altri soci avranno la possibilità di esercitare il diritto di prelazione sulla quota di San Donato, che è stata valutata in 500mila euro. In questi giorni, però, il comune di Melegnano si è chiamato fuori dai giochi. «Non siamo certo disposti ad esercitare il diritto di prelazione sulle quote possedute da San Donato - ha tagliato corto l’assessore Denis Zanaboni -. Anche per noi, del resto, sostenere le ingenti spese di Rocca Brivio diventa sempre più difficile». Dopo il comune di San Donato, insomma, anche un altro socio forte del maniero sarebbe pronto a fare un passo indietro. «D’altra parte, il bilancio è in profondo rosso, le perdite sono ormai stimate nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro - ha ripreso Zanaboni, che in questi giorni sostituisce il sindaco Vito Bellomo -. Tanto più che all’orizzonte non si profila alcuna soluzione concreta per il rilancio in tempi brevi del maniero».L’ultimo progetto risale ormai ad un anno e mezzo fa, quando l’idea era quella di fare di Rocca Brivio un centro congressi di prim’ordine dal punto di vista culturale ed artistico, immerso nel verde e in prossimità delle principali infrastrutture viabilistiche del territorio. Da allora, però, il relativo piano di recupero sembra essersi progressivamente arenato. Di qui la presa di posizione di Zanaboni: «In un momento di grave crisi per le casse comunali, quindi, non possiamo più permetterci un investimento tanto oneroso - ha affermato l’assessore -. Tanto più che a Melegnano sorge il castello mediceo, le cui spese di manutenzione non sono certo indifferenti. Siamo comunque pronti ad onorare gli impegni presi a suo tempo, che di qui a breve porteranno alla realizzazione del parcheggio esterno, al recupero del tetto e del sottotetto». Per il gioiello del Sudmilano a metà strada tra Melegnano e San Giuliano, insomma, si prospetta un futuro carico di incognite. «Siamo pronti a collaborare con gli altri enti coinvolti per studiare un rilancio in grande stile del maniero - ha ribadito Zanaboni in conclusione -, che però non dovrà gravare sui comuni del Sudmilano».Fonte: Il Cittadino
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