lunedì 29 agosto 2011

Paullo - «No alla metropolitana e soltanto autostrade: assediati dal cemento»

Poche ciclabili, ma tante nuove autostrade. E della promessa metropolitana fino a Paullo? Nemmeno l’ombra. Risultato tra circa tre anni: 120mila veicoli auto in più al giorno, nuovo inquinamento, in un’area come il Sudmilano e il Lodigiano duramente colpita dai tumori. È il futuro prossimo della nostra Regione, dove imperano i tagli sul trasporto pubblico e gli unici investimenti che si calcolano riguardano le grandi arterie a sei corsie. Un futuro non certo positivo secondo il Pd, che sabato sera nell’ambito della festa dell’Unità, ha voluto organizzare un dibattito sulla mobilità sostenibile, invitando alla riflessione, dietro il coordinamento di Michele Merola (assemblea provinciale del Pd Lodigiano), Edoardo Galatola (assemblea provinciale Pd responsabile sicurezza Fiab), Claudio Mazzola (sindaco di Paullo), Sergio Gentili (Coordinatore nazionale del forum ambiente Pd). «Brebemi e Tem - dice Mazzola - arriveranno entro il 2015. La prima giunge all’altezza di Melzo e incontra la Tem. Dove non c’è niente ci sarà l’asfalto, anche in zone di pregio ambientale, con il rischio di colonizzazione delle logistiche. Le nostre strade sono pericolose, tra le più pericolose come la Paullese e la via Emilia, e non si poteva non fare niente. L’alternativa? Migliorare la viabilità esistente e contemporaneamente rinforzare il trasporto pubblico. Il politecnico di Milano ha fatto un lavoro scientifico che è stato messo nel cassetto dalla regione senza nemmeno guardarlo. Si è preferito far investire i privati, 1 milione 300mila euro, ma non si spende tanto per nulla, magari ne incasseranno 3 milioni. Abbiamo ottenuto un accordo: il prolungamento della M3 fino a Paullo per il via libera della Tem». Avrebbe portato un polo d’interscambio intermodale (gomma-ferro), togliendo dalla viabilità ordinaria e dal traffico verso Milano decine e decine di migliaia di automobili. «Ma i soldi per la Tem ci sono, per la metropolitana no», conclude Mazzola. La regione Lombardia non ha nemmeno un piano della mobilità: non esiste un’idea dello sviluppo futuro del territorio. E alla fine i numeri confermano i problemi della «mobilità insostenibile» come la chiama Merola.In Italia ci sono 600 auto ogni mille abitanti, un dato più alto rispetto all’Europa dove la quota scende a 500, nelle capitali europee invece sono 300.«Si spende più per le grandi strade - dice Merola -, fatto cento il valore complessivo, 72 s’investono per le strade, la parte restante per ferrovie e trasporto pubblico. In Lombardia si spende più per le strade che in tutta Italia per il trasporto pubblico». Eppure, come rivela Galatola, l’80 per cento delle persone si sposta ogni giorno, la maggioranza (il 32 per cento) percorrendo da 0 a 2 chilometri. Vuol dire che il tragitto lo si può fare in bici, ma di ciclabili ce ne sono pochissime. Cosa sta facendo il governo? «Dieci miliardi in due anni tagliati a regioni e comuni - sentenzia gentili -, e ciò a ripercussioni anche sul trasporto pubblico. Vuol dire che si deve ridurre il servizio dal 10 al 20 per cento».Fonte: Il Cittadino
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