martedì 27 settembre 2011

Abbadia Cerreto - Un piano di recupero per il vecchio mulino

Farà discutere, su questo non c’è dubbio. La riqualificazione del vecchio mulino di Abbadia Cerreto è un argomento destinato a scatenare il dibattito fra le parti, con gli amministratori che già al termine dell’assemblea dell’Unione dei Comuni Oltreadda (in scena lo scorso agosto agosto) avevano dato vita a un “pourparler” sull’argomento.
Lo stabile, attualmente in disuso, è al centro di un progetto di riqualificazione da oltre 600mila euro presentato proprio dall’Unione dei Comuni a Regione Lombardia, che ha accettato di cofinanziare l’opera al 50 per cento: 302 mila euro verranno quindi erogati dal Pirellone, mentre Corte Palasio e Abbadia Cerreto dovranno trovare i restanti 309mila euro per coprire interamente i costi dell’opera. Senza quelli non si potrà fare nulla e si perderà anche il finanziamento regionale. «Prima di tutto vorrei sottolineare che al nostro progetto è stato assegnato uno dei punteggi più alti fra tutti quelli presentati - commenta Marco Stabilini, presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Corte Palasio -, e questo per noi è motivo di grandissimo orgoglio. Dopodiché bisogna saper sfruttare le occasioni, noi abbiamo colto al volo questa opportunità e abbiamo scelto di partecipare al bando proposto da Regione Lombardia». I finanziamenti erogati entrano in ottica Expo 2015, infatti il vecchio mulino della campagna lodigiana dovrebbe trasformarsi in un punto “Info Cultura”, ovvero un centro informativo turistico con annesso museo dell’acqua, degli spazi espositivi e impianti di generazione d’energia decisamente all’avanguardia. «Per sgombrare qualsiasi dubbio su questo campo posso dire che l’Unione 309mila euro per coprire la spesa complessiva dell’opera non ce li ha: ci stiamo muovendo attraverso più canali per trovare altri finanziamenti che ci consentano di far partire il progetto e quindi di sfruttare il contributo che Regione Lombardia ha stanziato. Ci sono delle trattative con diversi enti e ora si tratta di capire quali margini di manovra ci siano, stiamo lavorando moltissimo su questo aspetto e non lesineremo certo impegno». Anche Angelo Geroni di “Corte Palasio Protagonista” si espone: «È un progetto molto valido, ma va spiegato alla gente, di modo che lo possa capire approfonditamente. C’è della disinformazione su questo aspetto, molti non capiscono che i soldi che arrivano dalla Regione sono già destinati al settore cultura. Mi auspico che nel futuro ci possa essere magari anche un’assemblea pubblica per poter parlare di queste cose e informare la cittadinanza. È un consiglio che in buona fede mi sento di dare a questa amministrazione». Il dibattito insomma è già cominciato, mente dovrebbero arrivare entrol’autunno le prime risposte da parte degli interlocutori per i finanziamenti privati all’opera.Fonte: Il Cittadino
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