Nel pieno dell’estate era arrivata la notizia della proposta dei comuni
del Lodigiano e del Pavese della costituzione di un parco fluviale per
il Lambro.
Proposta che si rincorre ormai da decenni sotto varie vesti,
ma che fatica ad arrivare alla realizzazione. Ci provarono gli amici del
Lambro di San Giuliano Milanese almeno quindici anni fa e ci provò poi
il WWF Lodigiano con la proposta di un parco locale di interesse
sovracomunale, da costruirsi un tassello alla volta, comune per comune.
Ed in effetti nei cassetti di alcune amministrazioni comunali,
Sant’Angelo Lodigiano, ma anche Castiraga Vidardo, riposano progetti già
stesi e pronti per essere attuati. La proposta arriva in un momento
difficile. Da un lato la scomparsa del Consorzio per la depurazione
delle acque del Basso Lambro, confluito nella Società Acqua Lodigiana ha
lasciato i comuni di tre provincie senza un riferimento preciso per la
lotta all’inquinamento del fiume. Dall’altro invece il momento sembra il
meno favorevole per la creazione di nuovi parchi visto che la regione
Lombardia sta cercando di imporre leggi che tolgano l’autonomia agli
enti per creare un controllo rigido dal centro della Regione e lo sa
bene il consigliere Fabrizio Santantonio, promotore del nuovo progetto
per il parco Lambro, ma che ha anche lottato in difesa dei parchi
esistenti. Abbiamo chiesto ad Antonio Danelli, per lungo tempo
presidente del Consorzio Basso Lambro, cosa pensa di questa proposta.
«Di Lambro non si parla più e se l’idea di Santantonio partisse sarebbe
una cosa auspicabile - esordisce Danelli -, del Lambro ormai si parla
solo per le piene o per le macchie di petrolio». Il riferimento è agli
eventi di due anni fa che hanno aggravato ulteriormente la condizione
del fiume, «a quell’epoca un ministro andò a Lodi, ma non mi risulta che
ci sia il Lambro lì». Poi Danelli ritorna all’idea attuale di parco:
«Già qualche anno fa ogni tanto si sollevava l’argomento, ma non si è
mai trovato un vero punto di partenza. L’Adda ad esempio ce l’ha fatta e
nel parco il territorio è tutelato con maggior attenzione, mentre sul
Lambro la legge Galasso sembra spesso disattesa».Fonte: Il Cittadino