lunedì 5 settembre 2011

I Comuni del sud Milano - Pioltello


Fontanile Castelletto (nella foto) - Di derivazione latina, Plautellum, ma di etimologia incerta è il nome della città. Tra il 1259 e il 1314 Pioltello e il suo territorio si trovano coinvolti nelle lotte tra Torriani e Visconti e nel 1302 le due famiglie firmano qui la pace denominata di Pioltello. Nel 1311 è attestata la presenza dei figli di un Ottobono da Pioltello accanto a Marco Visconti nel consiglio cittadino di Milano. Da quel momento le vicende del territorio di Pioltello sono legate a quelle di Milano: prima le Signorie dei Visconti e degli Sforza, quindi la dominazione spagnola, poi quella austriaca ed infine, nel 1796, i Francesi. Alla caduta di Napoleone Pioltello torna sotto la dominazione degli Asburgo. Il territorio è poi partecipe delle Guerre d'Indipendenza. Ma la pagina più importante per gli abitanti di questa zona è sicuramente quella scritta tra il 1869 e il 1870 con la fusione dei comuni di Limito e Pioltello. Si possono ripercorrere le tappe della vicenda attraverso la lettura dei Regi Decreti pubblicati tra il 17 gennaio 1869 e il 1° gennaio 1870: con il primo si decreta la soppressione dei comuni di Rovagnasco, Segrate, Briavacca e Limito, incorporati con quello di Pioltello; con un decreto successivo, il 21 giugno, viene revocato il Regio Decreto precedente e i comuni di Rovagnasco e Novegro vengono uniti con quello di Segrate, quello di Briavacca con quello di Rodano e quello di Limito con quello di Pioltello, a partire dal 1° gennaio 1870. Pioltello e Limito offrono il loro contributo di vite umane nel corso della Grande Guerra. I caduti sono ricordati dai monumenti di via Dante a Limito e di piazza Giovanni XXIII a Pioltello. Durante la II Guerra Mondiale a Pioltello operano alcune formazioni partigiane: i caduti pioltellesi della Resistenza sono ricordati da un monumento in via don Carrera. Pioltello subisce numerosi bombardamenti, a causa della presenza della ferrovia, un obiettivo strategico. Da ricordare in particolare l'incursione aerea che nel marzo 1944 distrugge il Santuario di Seggiano, oggi ricostruito. Negli anni '50-'60 a Pioltello confluiscono decine di migliaia di immigrati, soprattutto dal Veneto e dalle regioni del sud Italia; Pioltello si avvia così ad assumere la fisionomia che tutt'oggi conserva, con una crescita edilizia e demografica rapida e non sempre organica. In questi anni si sta cercando di dare maggiore unità al tessuto cittadino, sia con interventi di tipo urbanistico, sia con iniziative culturali e sportive, per creare negli abitanti senso di identità e di appartenenza alla città.
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