martedì 13 settembre 2011

San Donato - Il centro sportivo sarà affidato ai privati

Al nastro di partenza i preparativi per affidare a un privato il centro sportivo di via Caviaga di San Donato, che fino al 31 dicembre resterà nelle mani dell’Acs (Azienda comunale servizi). L’esecutivo di centrodestra a fine luglio ha infatti approvato una delibera con cui si è mosso in moto il meccanismo che guarda a una nuova procedura per reclutare un investitore che prenderà le redini, ovvero la gestione, dell’oneroso gioiello che l’Eni tempi addietro ha ceduto al comune.
Dopo quattro anni di bufera, lo spinoso capitolo, a distanza di poco di più di un mese dalla definizione del lodo arbitrale (per la liquidazione dell’ex società di gestione Gism “licenziata” dall’esecutivo in carica), torna quindi di grande attualità. La nuova pagina che si aprirà nei prossimi mesi prevede anche alcune novità rispetto al passato. La struttura di Metanopoli per la prima volta sarà ad esempio al centro di un iter distinto dagli impianti di via Maritano, che verranno suddivisi in due lotti rispettivamente riguardanti i campi da calcio e il bocciodromo. Il pacchetto di beni che sino ad ora ha viaggiato sotto un’unica egida verrà dunque diviso per essere assegnato a diversi interlocutori. Una scelta motivata dalla considerazione che il patrimonio principale di via Caviaga ha “natura economica”, mentre per il complesso decentrato è stato pensato uno sviluppo di tipo sociale. Certo che il domani di questi indirizzi, in particolare per quanto riguarda il Centro sportivo, deve passare da una serie di investimenti che dovranno affrontare gli affidatari. Altro aspetto tocca la tempistica, dal momento che i prossimi quattro mesi non saranno sufficienti per chiudere la partita del project financing, pertanto si parla già anche di proroga dell’accordo stipulato tra il comune e la sua società di servizi che a sua volta ha stipulato una convenzione a termine con la Gesti Sport per la gestione temporanea di alcuni impianti, tra cui la piscina. In pratica, l’iter potrebbe giungere all’epilogo pochi mesi prima delle elezioni amministrative, visto che nella primavera prossima i sandonatesi saranno chiamate alle urne. La giunta prima di procedere con la gara ha del resto dovuto attendere il verdetto con cui si è chiuso l’arbitrato, in base al quale con dispositivo del 26 luglio l’ente locale è stato condannato «al pagamento a favore di Gism della somma di 860.306,87, oltre Iva nella misura di legge fattura per fattura». Era stato il Tar (Tribunale amministrativo regionale), a cui era ricorsa a Gism dopo lo sfratto anzitempo dalla struttura, a stabilire che, trattandosi di una controversia di carattere economico, la questione doveva essere risolta con un lodo arbitrale. A questo punto, visti anche gli ingenti costi di gestione di un bene che reclama interventi di riqualificazione, a breve partirà il reclutamento di nuovi privati disposti a scommettere sugli impianti sandonatesi.Fonte: Il Cittadino
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