sabato 15 ottobre 2011

Codogno - Puzza d’acido in tutta la città, è allarme

Un odore acido, fortissimo, che lo si sente in gola e si fatica a respirare. L’hanno avvertito in tanti giovedì pomeriggio e ieri mattina nella periferia sud di Codogno e persino nelle vie del centro, cosa sia stato a sprigionarlo invece resta un mistero. Di certo c’è una denuncia scritta presentata da un cittadino che si è fatto portavoce delle preoccupazioni di molti in città. «Non è la prima volta che si sente nell’aria e non è il solito odore di concime proveniente dai campi limitrofi ma un odore molto più chimico simile all’acido fluoridrico», spiega il codognino, che preferisce restare anonimo.
A stupire è la distribuzione geografica del fastidio olfattivo unita alla ciclicità con cui si presenta: nell’arco degli ultimi sei mesi gli abitanti del quartiere San Giorgio e di viale Risorgimento l’hanno avuto sotto il naso una decina di volte. Ma giovedì sera, quando è tornato ad invadere l’ambiente, si è spinto fino in via Garibaldi, via Pallavicino e persino in piazza della Repubblica. «Basta spostarsi di zona per sentirlo oppure no - continua il codognino -, non è diffuso in tutta la città ma dove arriva è fortissimo e non si riesce a stare all’aperto». Chi si è imbattuto nell’odoraccio ha provato a indagare da dove provenga, quale sia la causa, al momento però nessuno riesce a trovare una spiegazione. «Sembrerebbe prodotto da un’azienda - azzarda chi ha presentato denuncia - come se scaricasse periodicamente qualcosa nell’aria ed è allora che sentiamo la puzza». Interpellato sulla faccenda l’assessore all’ecologia Abramo Rossi precisa: «Non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione di inquinamento atmosferico, anche la lettera del codognino non è ancora arrivata. Quando l’avrò sotto mano verrà presa nella dovuta considerazione e ne verificheremo le cause». La procedura consigliata in questi casi è il direttore del Dipartimento Arpa di Lodi, Walter Di Rocco, a spiegarla: «Il comune fa da collettore delle segnalazioni presentate dei cittadini e in base a quelle viene stilata una mappa per restringere il campo entro cui cercare la sorgente dell’odore. Spesso una prima verifica sul posto sono il personale del comune oppure i funzionari in zona a farla, poi si valuta se eseguire un campione dell’aria da inviare in laboratorio». Sul perchè le molestie olfattive siano percepite per lo più la sera aggiunge: «L’inversione termica schiaccia l’odore al suolo».Fonte: Il cittadino
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...