sabato 15 ottobre 2011

Turano - Disagi e degrado intorno al cantiere

Un quartiere abbandonato alle sorti di un cantiere. A Turano è un cittadino a denunciare la desolazione della zona residenziale che sorge fra via Sereni e via Brodolini. Una recinzione delimita una maxi lottizzazione, in parte completata e in parte da realizzare, ma Alessandro Candiani denuncia mancanza di sicurezza e degrado intorno al cantiere che si trova nelle vicinanze di casa sua: abitazione vista giungla, per il verde selvaggio; vista discarica, per i materiali edili abbandonati e a due passi da recinzioni poco stabili e chiodi arrugginiti sporgenti.
«Quello che chiedo da mesi è un intervento che ristabilisca una condizione di rispetto del cittadino e dell’ambiente - ha spiegato Candiani - con particolare accento sulla sicurezza: se un bambino finisce contro uno di quei chiodi che sporgono fuori dalle recinzioni del cantiere, si fa male, molto male». Candiani ha sollecitato più volte il Comune che si è attivato nei mesi scorsi per richiedere al lottizzante di recintare il cantiere. Il privato ha posizionato le recinzioni che, delimitano l’area privata del cantiere, in cui dovrebbero entrare solo gli addetti ai lavori. Per il Comune ad ogni modo non si tratta di un’area pubblica ma di terreni privati. «Si può ancora constatare che l’area non è assolutamente stata messa in sicurezza, perché ci sono tombini aperti e spuntoni di ferro arrugginito fuori dalla recinzione - ha illustrato Candiani -, e nell’area verde ci sono erbacce altissime e addirittura piante morte che andrebbero tagliate». Ma il problema non finisce qui. «L’area è stata recintata in maniera anomala, - ha spiegato - perché si è messo un cancello alla stradina di compagna che porta a una proprietà agricola: a lato di questa stradina, interdetta da un cancello prima chiuso a chiave, ora aperto, sorgono due campi che se rientrano nel cantiere dovrebbero essere recintati ma non lo sono, ma in quei campi è possibile notare un carro di ferro arrugginito, tombini aperti, ferri, cumuli di terra e materiali edili, insiemi al proliferare di topi e nutrie». Per Candiani è necessario valutare il problema con gli organi di pubblica sicurezza. Per questo il turanese ha inviato la sua documentazione al corpo forestale della Provincia, che ieri ha effettuato un sopralluogo.Fonte: Il Cittadino
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