sabato 15 ottobre 2011

San Colombano - Sui colli una vendemmia “spettacolare”

Ottima qualità, quantità meglio del previsto: la vendemmia 2011 può andare in memoria come una delle migliori annate mai vissute sui colli di San Colombano, nonostante il gran caldo di agosto e settembre abbia rischiato di causare qualche problema. La vendemmia era iniziata in leggero anticipo proprio per il caldo, a metà agosto.
Le condizioni climatiche hanno costretto a lavorare alla raccolta solo alla mattina, utilizzando anche gli impianti di refrigerazione per abbassare la temperatura dell’uva da mettere in lavorazione. Il caldo ha fatto anticipare di 10 o 15 giorni la raccolta, e pure i mesi di settembre e ottobre eccezionalmente caldi e asciutti hanno già seccato anche le uve per il passito togliendo il 20 o 30 per cento di acqua e rendendole pronte per la vinificazione con due settimane almeno d’anticipo rispetto al solito.Il caldo ha portato anche a gradazioni record: sulle uve da passito c’è una concentrazione di zuccheri che in proiezione porta a vini da 18 gradi e oltre, mentre sui rossi da riserva sono attesi con facilità 13 o 14 gradi. «Quest’anno avremo vini con buona struttura e corpo, profumi maturi e fruttati - dice Federico Carenzi, il tecnico della “Nettare dei Santi” di Riccardi -. La gradazione dà buone soddisfazioni ed è adatta a vini importanti. È stata davvero un’ottima stagione». L’azienda Riccardi ha lavorato poco più di 6mila quintali di uve tra quelle coltivate in proprio e quelle acquistate dagli altri viticoltori di San Colombano. In produzione, andranno tra i 4 mila e i 4 mila 500 ettolitri di vino.A raccogliere gli ultimi grappoli di Barbera, Croatina e Uva Rara per il San Colombano Doc Riserva è stata invece la settimana scorsa l’azienda agricola Panizzari, che ha terminato la vendemmia tra il 5 e il 6 ottobre. «Non ci possiamo lamentare perché sembra davvero un’ottima annata, con una gran qualità e buona quantità, con vini ben strutturati e corposi, con profumi intensi e ben sviluppati, sia per i bianchi sia per i neri - dice Angelo Panizzari -. Quest’anno sono molto soddisfatto». L’azienda agricola Panizzari ha raccolto sulle colline circa 3 mila quintali di uve solo da terreni in coltivazione propria, per una resa approssimativa di circa 2mila o 2500 ettolitri. Ed è addirittura “spettacolare” la vendemmia secondo la “Poderi di San Pietro”. «La vendemmia di quest’anno si preannuncia spettacolare sotto tutti i punti di vista: eccellente qualità e, con costi dimezzati, forse riusciremo a raddoppiare il raccolto del 2010 arrivando a circa 7mila quintali, dopo le abbondanti potature che abbiamo attuato per preservare la qualità». Anche la Poderi metterà in produzione quindi circa 4 mila o 4500 ettolitri di vino. Con produzioni nettamente minori in quantità, anche i piccoli produttori garantiscono però un 2011 di qualità elevata, in particolare per i vini rossi importanti e le riserve con maturazione da compiersi in qualche anno.Fonte: Il Cittadino
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