sabato 15 ottobre 2011

Paullese, amministratori stanchi di aspettare: «Ci snobbano da mesi, la Regione ci convochi»

Dopo aver atteso per due mesi, aver sperato in un incontro a settembre ed essere rimasti vanamente ad aspettare fino alla metà di ottobre, i sindaci sono tornati alla carica per ottenere i finanziamenti per il completamento dell’ex statale Paullese.In una lettera, firmata dai coordinatori Paolo Riccaboni e Lidia Rozzoni, è stata chiesta “udienza” all’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Un summit propedeutico, come auspicato nel corso di incontri precedenti, alla firma del “Protocollo d’intesa” che dovrà definire in maniera dettagliata il piano finanziario e temporale di copertura delle risorse necessarie (150 milioni di euro) alla realizzazione delle opere mancanti (da Paullo alla rotonda di Dovera).
«Con grande soddisfazione abbiamo accolto, ad agosto, l’attenzione dimostrata dalla Regione Lombardia, e l’annuncio del possibile reperimento delle risorse necessarie al completamento dell’intero tratto - commenta Riccaboni -. Facendoci interpreti del pensiero comune dell’intero territorio attraversato da questa fondamentale arteria di collegamento tra le province di Milano, Lodi e Cremona, abbiamo chiesto di poter formalizzare il protocollo d’intesa su queste basi. Il segnale al territorio e ai cittadini sarebbe fortissimo». Si era anche ventilata l’ipotesi di convocazione del tavolo dei sindaci, prima ancora della “chiamata” del Pirellone su pressing della sponda cremasca della Paullese. L’ipotesi di un tavolo ristretto ai soli primi cittadini del Cremasco non è piaciuta.«Una convocazione di parte - dichiara Riccaboni - non è auspicabile -. Tra incontri e dibattiti la battaglia, mi si perdoni il termine cruento, per la Paullese, abbisogna di un fronte ampiamente rappresentativo, compatto territorialmente e politicamente indistinto. Con il coordinatore milanese abbiamo sollecitato un incontro con Regione Lombardia, in cui vi sia attenzione per le due rive dell’Adda, milanese e cremasca, e con l’obiettivo, già da me perorato, della formalizzazione di «un preciso piano finanziario e temporale di copertura delle risorse necessarie alla realizzazione delle opere mancanti».Ottenuta udienza, o in mancanza di risposte entro un limite temporale stabilito, convocheremo il Tavolo dei sindaci, auspicabilmente nella sua interezza, così da ribadire la necessaria unità d’intenti e d’azione».Fonte: Il Cittadino
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