“Attaccata la spina” alla nuova stazione elettrica di Chignolo Po. È
entrata ufficialmente in funzione la stazione ad altissima tensione,
realizzata da Terna in un anno, con un investimento di 12 milioni, a
impatto ambientale ridotto, pronta a migliorare il servizio elettrico
lombardo, compreso quello del Basso Lodigiano.
La stazione pavese infatti è localizzata lungo l’elettrodotto da 380 chilowatt che tocca molti comuni lodigiani, correndo da Chignolo a Maleo: Corno Giovine, San Fiorano, Santo Stefano, Fombio, Somaglia, Senna e Orio Litta. Si tratta di una infrastruttura importante per il trasporto dell’energia elettrica in Lombardia, che darà una marcia in più alla rete in un’area nevralgica del Paese, snodo cruciale del centro Europa. Notevoli i benefici elettrici per l’area interessata: la nuova stazione elettrica consentirà di ridurre il rischio di “congestioni” elettriche sulla rete. L’attivazione della stazione elettrica di Chignolo Po è avvenuta a un anno esatto dall’apertura del cantiere (agosto 2010): 6 le imprese coinvolte, 20 i lavoratori mediamente impegnati nel cantiere, 40mila i metri quadrati dell’area circostante interessati da opere di mitigazione.L’attivazione della stazione pavese è di certo un ottimo auspicio anche per il Lodigiano. «Sono molto contento perché ora si passerà finalmente all’esecuzione di quella parte di progetto più importante per il territorio locale: - ha spiegato l’assessore di Maleo Francesco Bergamaschi - l’entrata in funzione delle nuove linee consentirà la razionalizzazione delle linee preesistenti che per Maleo si traduce nello smantellamento di circa 6 chilometri di linee aeree». «Non dimentichiamo poi che, senza egoismi, del progetto globale di razionalizzazione fanno parte importanti dismissioni nei comuni di San Martino in Strada, Lodi e Tavazzano, dove davvero c’erano cavi ad alta tensione in mezzo a quartieri residenziali densamente abitati, - ha concluso Bergamaschi -, mentre a Maleo attendiamo di vedere l’innovativo mascheramento della nuova stazione elettrica, voluto dal sindaco Foroni».Fonte: Il Cittadino
La stazione pavese infatti è localizzata lungo l’elettrodotto da 380 chilowatt che tocca molti comuni lodigiani, correndo da Chignolo a Maleo: Corno Giovine, San Fiorano, Santo Stefano, Fombio, Somaglia, Senna e Orio Litta. Si tratta di una infrastruttura importante per il trasporto dell’energia elettrica in Lombardia, che darà una marcia in più alla rete in un’area nevralgica del Paese, snodo cruciale del centro Europa. Notevoli i benefici elettrici per l’area interessata: la nuova stazione elettrica consentirà di ridurre il rischio di “congestioni” elettriche sulla rete. L’attivazione della stazione elettrica di Chignolo Po è avvenuta a un anno esatto dall’apertura del cantiere (agosto 2010): 6 le imprese coinvolte, 20 i lavoratori mediamente impegnati nel cantiere, 40mila i metri quadrati dell’area circostante interessati da opere di mitigazione.L’attivazione della stazione pavese è di certo un ottimo auspicio anche per il Lodigiano. «Sono molto contento perché ora si passerà finalmente all’esecuzione di quella parte di progetto più importante per il territorio locale: - ha spiegato l’assessore di Maleo Francesco Bergamaschi - l’entrata in funzione delle nuove linee consentirà la razionalizzazione delle linee preesistenti che per Maleo si traduce nello smantellamento di circa 6 chilometri di linee aeree». «Non dimentichiamo poi che, senza egoismi, del progetto globale di razionalizzazione fanno parte importanti dismissioni nei comuni di San Martino in Strada, Lodi e Tavazzano, dove davvero c’erano cavi ad alta tensione in mezzo a quartieri residenziali densamente abitati, - ha concluso Bergamaschi -, mentre a Maleo attendiamo di vedere l’innovativo mascheramento della nuova stazione elettrica, voluto dal sindaco Foroni».Fonte: Il Cittadino
