mercoledì 12 ottobre 2011

Tavazzano - Messi i sigilli alla discarica degli scarti

Una montagna di rifiuti speciali se ne stava indisturbata in un cantiere di Tavazzano, più precisamente nella frazione di Modignano. Un cumulo di oltre 3mila metri cubi di sporcizia che proveniva dalle opere di ristrutturazione di un complesso immobiliare. A scoprire la discarica a cielo aperto è stato il nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Lodi, che ha posto tutta l’area sotto sequestro penale.
Il deposito, infatti, era alto 4 metri e composto soprattutto da scarti, tuttavia doveva essere difficile da notare perché era ricoperto dalla vegetazione che cresce spontaneamente nella zona. Il presunto responsabile è stato segnalato alla procura della Repubblica di Lodi per “costituzione di un deposito incontrollato di rifiuti speciali”. Gli investigatori, infatti, hanno constatato l’assenza delle autorizzazioni necessarie per gestire questo tipo di scarti, previste tra l’altro dal Testo unico ambientale. Gli uomini alla guida del comandante Andrea Fiorini hanno subito avvisato l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Russo, affinché attivasse al più presto le procedure per lo smaltimento. «Oltre agli evidenti aspetti di carattere penale - sottolinea la Forestale in una nota ufficiale sull’operazione -, l’azione del corpo forestale dello Stato è volta a garantire la difesa del territorio lodigiano e l’integrità dei suoi ambienti». Tra cui è compreso il controllo delle oasi verdi e dei fiumi, spesso presi di mira dagli incivili.Gli agenti ricordano che il ministero dell’Ambiente ha proclamato il 9 ottobre come “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo”.Fonte: Il Cittadino
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