mercoledì 12 ottobre 2011

San Donato - Adesso rubano anche la “Via Crucis”

La maggior parte delle stazioni della Via Crucis di piazza della Pieve, realizzate in bassorilievo su rame, è stata saccheggiata dai predoni del prezioso materiale. Su un totale di 14 lastre otto sono infatti finite nel bottino dei ladri che hanno agito forse di notte, utilizzando probabilmente una tenaglia che si scorge tra l’erba a poca distanza. L’episodio ha immediatamente generato amarezza tra i cittadini, che nei giorni scorsi si sono resi conto del danno.
L’opera di piazza della Pieve collocata su sostegni di cemento aveva alle spalle una decina di anni di storia ed era frutto di un lavoro coordinato da un professore dell’Accademia di Brera, il quale aveva aperto una collaborazione con le scuole del territorio. Il percorso artistico condotto sotto l’egida dell’allora amministrazione Achilli conta sul territorio alcuni esempi, come la creazione che si può ancora vedere di fronte alla scuola elementare di via Libertà. Le sculture erano state firmate dall’allora studentessa, che si è poi fatta un nome nel settore, la quale tutt’oggi annovera nel suo curriculum la creazione che fino a poco tempo fa si poteva vedere nel suo insieme di fronte all’antica chiesa di San Donato Martire. Alla notizia, l’ex sindaco Achilli nella giornata di ieri ha commentato: «Dispiace molto che opere del genere siano finite nel mercato del rame, che non tiene certo conto del loro valore artistico. Ma quanto è avvenuto è anche la prova del degrado in cui versa la piazza, che al posto di essere luogo di aggregazione per i cittadini si è ridotta ad un punto di ritrovo per teppisti». I vandali hanno infatti infierito anche sui pilastri con bombolette spray alla mano, creando nell’insieme un clima di ben scarso decoro. La voce della nuova razzia di rame, in base ad un copione che nel Sudmilano ha alle spalle una lunga antologia di episodi, ha iniziato a diffondersi nei giorni scorsi, ma è difficile dare una data all’accaduto. Anche perché il passaggio nella zona è poco frequente e solo i più attenti si sono resi conto che mancava qualcosa. Resta un’opera dal forte significato religioso ormai incompleta, che riaccende l’attenzione anche sulla piazza, dove pure la fontana, forse per gli alti costi che la manutenzione comporta, per la maggior del tempo è ridotta ad un acquitrino stagnante. Risalgono alle scorse estati le lamentele dei cittadini per il clima che si era creato intorno alla vasca senza zampilli, dove i meno civili di tanto in tanto hanno anche iniziato a gettare carte di gelato e qualche lattina. Nelle ore più buie del resto sono ben pochi i sandonatesi che si avventurano oltre il parcheggio, pertanto i ladri di rame con tenaglie alla mano hanno probabilmente lavorato tranquillamente, mentre un complice teneva magari d’occhio i dintorni, dove il passaggio notturno è praticamente inesistente.Fonte: Il Cittadino
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