mercoledì 12 ottobre 2011

San Donato - Giacigli di fortuna e fornelli: favelas nel cuore della città

Ai margini di piazza della Pieve c’è chi trascorre notti all’addiaccio. Lo dimostrano le immagini che ritraggono giacigli, ma anche una sorta di fornellino di fortuna, con cui probabilmente gli “inquilini” abusivi si cucinano qualcosa per cena, riparandosi tra gli alberi. I cartoni e il materasso che i più attenti hanno scorto tra il verde tornano a svelare una realtà che corre parallela alla ricca San Donato, finita nel novero di città che, nonostante la crisi, si mantengono alte nella classifica dei comuni più benestanti di Italia.
Dopo la denuncia pubblica da parte del comitato di Certosa, che la scorsa estate ha chiesto aiuto alle istituzioni per degli sbandati che pernottavano su panchine e aree pubbliche del quartiere, a questo punto in primo piano è finita la piazza: una parte di territorio che non è mai riuscita a decollare, fino a trasformarsi in indirizzo per chi è in cerca di un luogo fuori mano. Vicino alla scarpata si notano bottiglie, sacchetti di plastica e altri rifiuti che probabilmente i frequentatori più assidui si lasciano alle spalle dopo le tappe notturne. Se quindi sino ad ora di tanto in tanto hanno generato allarme gli alloggi realizzati con materiale di risulta in luoghi fuori mano, verso la campagna di Poasco, in questo caso c’è addirittura chi forse si cuoce qualche uovo all’aperto, perché di più con gli strumenti che ha a disposizione non può fare, per poi schiacciare una dormita sui cartoni. Sino ad ora se ne sono accorti in pochi, come del resto sono solo le prime segnalazioni che arrivano anche per il furto dei bassorilievi collocati a poca distanza, ma forse ormai da tempo la piazza offre rifugio a qualche senzatetto. Del resto di giorno, quando la città si muove di fretta, occorre investire qualche manciata di minuti per rendersi conto che esiste un retroscena fatto di estrema povertà. Simile a quello che a breve distanza è stato notato nell’immobile dell’ex Carte & Valori di Certosa, che negli inverni scorsi è stato occupato da abusivi, i quali nel periodo più caldo hanno forse optato per le aree all’aperto. Dopodiché non si sono più visti, forse si sono semplicemente spostati ai bordi della piazza, in quanto luogo ritenuto più tranquillo rispetto ad un centro urbano che si affaccia sul passaggio.Fonte: Il Cittadino
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