mercoledì 12 ottobre 2011

San Giuliano - «A Sesto solo dei rifiuti in parcheggio»

«La nostra nuova struttura prevista a Sesto Ulteriano ospiterà un punto di stoccaggio per rifiuti derivanti dalle tipografie: tali scarti verranno poi trattati parte in Germania e parte anche in alcuni impianti di smaltimento della stessa frazione di San Giuliano».
Parla l’amministratore delegato della Druck Chemie, Antonio Sanasi che, a seguito della battaglia aperta dai sangiulianesi della zona contro quella che viene vista come una nuova minaccia per la salubrità del territorio, illustra il progetto che dovrebbe decollare nel tratto industriale. Presentando il gruppo, spiega: «Siamo la filiale italiana, da me fondata nel 1999, di una società tedesca, che dagli anni Settanta è impegnata nella produzione e vendita di prodotti per le arti grafiche, stampa di giornali compresa. Il gruppo a livello europeo fattura circa 70 milioni di euro l’anno, di cui 4 milioni e mezzo in Italia. Una piccola parte del nostro business, pari a circa il 10 per cento, è legato ai rifiuti». A questo punto vengono forniti alcuni dettagli riguardo l’attività attualmente in corso a Pieve Emanuele, che un domani dovrebbe traslocare a Sesto Ulteriano, in un capannone già esistente con maggior capacità di spazio rispetto alla sede attuale. «Tra i servizi rivolti ai clienti - riprende il primo interlocutore della Druck Chemie -, offriamo il ritiro dei contenitori vuoti, che poi vengono spediti in Germania e tornano a noi pronti per essere nuovamente utilizzati in un’ottica di riciclo. Inoltre, sempre per garantire una migliore offerta, preleviamo altri scarti, che possono essere spugne o guanti sporchi di inchiostro, piuttosto che solventi. Questi vengono smaltiti anche in impianti di Sesto Ulteriano, a cui ci rivolgiamo da tempo». Riguardo la nuova insegna che dovrebbe accendersi nella frazione sangiulianese, per la precisione in via Tirso al civico 12 con ingresso secondario in via Sele, l’amministratore delegato puntualizza: «Non è assolutamente previsto alcun trattamento, bensì sarà una sorta di parcheggio dei materiali. Solventi e altre sostanze fluide, circa il 50 per cento della portata totale del nuovo impianto, verranno travasati in una cisterna, che poggerà su una vasca di raccolta provvista di filtri che terranno sotto controllo le emissioni in atmosfera. Per il resto verranno stoccati contenitori vuoti fino al raggiungimento del numero necessario per formare un carico». Ma quale impatto avranno queste componenti sull’ambiente? «Per assurdo - risponde dal canto suo il dottor Sanasi -, possono essere più nocive le vernici appoggiate sulle mensole di un colorificio, piuttosto che la batteria di un auto gettata abusivamente su un prato, o la carrozzeria che possiamo avere vicino a casa». E conclude: «Resto a disposizione di chiunque fosse interessato ad ulteriori chiarimenti, così come sono pronto anche ad accompagnare personalmente i cittadini in una visita della nostra struttura».Fonte: Il Cittadino
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