martedì 4 ottobre 2011

San Donato - Una festa per tutelare l’antica cascina Ronco

L’associazione Italia Nostra chiederà un nuovo sopralluogo della Soprintendenza ai beni architettonici su cascina Ronco, al fine di sollecitare la tutela dell’ultimo insediamento agricolo attivo nel territorio di San Donato. Un esponente della nota associazione che si batte su rete nazionale per la conservazione delle testimonianze del nostro passato ha annunciato l’intenzione di portare avanti questa battaglia, prendendo la parola nel corso del convegno, che si è tenuto domenica nella frazione sandonatese, in occasione del week end di festa promosso da Rifondazione comunista per dire “no” alla trasformazione della cinquecentesca struttura in un condominio per 300 abitanti. E nel medesimo contesto anche il consigliere di palazzo Isimbardi, Massimo Gatti (lista “Un’altra provincia - Prc”), si è pubblicamente impegnato di fronte al pubblico locale per la salvaguardia dell’antica struttura che ospita un’azienda agricola. Facendo un bilancio i comunisti si dichiarano soddisfatti della partecipazione all’evento. «La festa - dichiarano i promotori in una nota diramata ieri - ha avuto un grande successo di partecipazione: i cittadini hanno dimostrato e ribadito ancora una volta il loro profondo legame con cascina Ronco, la loro convinzione che debba essere salvata sia l’attività agricola che la struttura. Solo così cascina Ronco potrà continuare a vivere e a mantenere quella funzione sociale che esiste solo quando terra coltivata, agricoltori e struttura cascinale sono strettamente legati». Sabato mattina, quindi, all’ombra della bandiera rossa, è previsto un banchetto per la raccolta firme con cui proseguirà la campagna contro un piano urbanistico, fortemente contrastato dall’opposizione, che per il momento ha subito una frenata d’arresto.L’associazione Italia Nostra, che ha già annunciato nuove mosse, nelle scorse settimane si è anche rivolta all’esecutivo di centrodestra sandonatese chiedendo una variazione al Pgt (Piano di governo del territorio), che garantisca la continuità della vocazione agricola per il complesso che sorge a ridosso del Parco Sud.Fonte: Il Cittadino
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