Qualcuno pensa che ormai non serva più nemmeno lanciare allarmi. «E per
salvare cosa? Questo non è più un parco. Qui c’è solo terra e
devastazione». Questo il commento che accomuna tanti codognesi, basiti
di fronte alla rovina di un bene “simbolo” di Codogno come il parco di
villa Polenghi.
Sotto accusa ancora una volta sono i lavori di
ristrutturazione da parte di un privato sulla ex casa del custode di
villa Polenghi, un intervento debitamente autorizzato dal Comune la
scorsa estate sulla parte di parco affacciata verso viale Trento. La
quale, a distanza di mesi, mostra però ora tutte le “ferite” derivate
dalla presenza del cantiere: più nessuna traccia d’erba, scomparso il
“disegno” degli antichi camminamenti in ghiaietto un tempo presenti nel
parco, alberi sofferenti per tagli inopportuni, cancellata d’ingresso in
ferro piegata in più punti e con parti ormai sparite. «Altro che parco,
questo è ormai un campo di patate - sbotta l’ex consigliere comunale
Pierattilio Tronconi, nei giorni scorsi protagonista di un dossier
fotografico sulla rovina in atto nel parco di villa Polenghi -. Quel che
sta accadendo grida vendetta al cielo». Sulla stessa lunghezza d’onda è
anche l’ex vicesindaco Carlo Pizzamiglio, pure esterrefatto di fronte
alla devastazione di questo parco che è sì di proprietà privata della
società “Il Parco” ma che è comunque area soggetta a vincolo di tutela
da parte della Sovrintendenza. «Il parco Polenghi non merita questa
rovina», sottolinea Pizzamiglio che pure lancia una “frecciata” tutta di
taglio politico: «Quando nel parco Polenghi cadde il cedro del Libano
(era l’agosto 2008, ndr) tutti si stracciarono le vesti, associazioni
ambientaliste e di tutela paesaggistica in primis. Tutti a dare allora
la responsabilità dell’accaduto al sindaco. Adesso il parco Polenghi -
continua Pizzamiglio - sta andando in rovina molto più che allora ma
nessuno dice nulla. Quanto meno per la regola della par condicio
bisognerebbe dire anche adesso che la responsabilità è del sindaco e di
questa amministrazione». Vicesindaco e assessore all’urbanistica,
Roberto Nalbone ha segnalato nei giorni scorsi la situazione agli uffici
comunali competenti, chiedendo ai funzionari una verifica puntuale di
quel che sta accadendo (o è ormai accaduto) al parco Polenghi. «Sono in
attesa della relazione degli uffici, a loro ho chiesto verifiche
puntuali su quel che sta succedendo - commenta Nalbone -. Di certo,
massima è l’attenzione di questa amministrazione verso un bene che è
stato confermato tra le aree che il Comune intende acquisire. Doveroso
perciò verificare che l’intervento edilizio in corso nel parco Polenghi
sia fatto secondo le regole». Fonte: Il Cittadino