martedì 31 gennaio 2012

San Donato - Misterioso incendio nella baracca

In fiamme la baracca di Martiri di Cefalonia che in passato aveva ospitato il vivaio dell’Eni. L’incendio è scoppiato ieri intorno alle 16 e nei minuti successivi dall’indirizzo collocato nelle vicinanze degli uffici decentrati della multinazionale petrolifera si è alzata una nuvola di fumo, che ha immediatamente generato allarme tra i sandonatesi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di piazzale Cuoco: insieme a loro anche la polizia locale, che ha regolato la viabilità nel corso degli interventi di spegnimento del rogo, e i carabinieri che stanno conducendo le indagini per far luce sull’origine delle fiamme.Per il momento è emerso che la struttura da tempo inutilizzata si era trasformata in un rifugio per senza tetto. Sembra che da alcuni giorni vi alloggiassero abusivamente due marocchini, che ieri pomeriggio non si trovavano in zona. L’immobile dismesso doveva essere smantellato la settimana prossima e non è escluso che gli stessi ospiti, essendo venuti a sapere dell’intervento di bonifica, possano aver deciso di fare piazza pulita. Ma per il momento si tratta solo di una supposizione, così come potrebbe essersi trattato di un fatto accidentale, legato magari a una fuga di gas dalla bombola che i marocchini utilizzavano per scaldarsi. Un’altra ipotesi conduce all’incauto gesto di qualche fumatore disattento, che potrebbe aver lanciato il mozzicone senza badare troppo a cosa aveva intorno.In ogni caso, se anche si trattasse di un atto doloso, è stata scartato l’ipotesi di un episodio a sfondo razziale legato alla presenza dei due extracomunitari che nella struttura avevano improvvisato un alloggio. Così come gli investigatori hanno escluso un attacco mirato all’Eni da parte di qualche sbandato, in quanto il bersaglio è decisamente poco significativo e comunque scollegato ai simboli della multinazionale petrolifera che a San Donato ha il proprio quartier generale. Se infatti l’ordinanza con cui il sindaco Mario Dompé nelle scorse settimane ha dato via libera a misure deterrenti intorno alla sedi direzionali parlava del timore di attacchi terroristici, è apparso da subito evidente che il fatto di ieri è di ben più modesta natura. Certo, vista la posizione, di fronte al complesso di scuola superiore Omni Comprensivo, il rogo ha acceso molti interrogativi anche tra la comunità di sandonatesi: qualcuno è accorso sul luogo per capire cosa fosse successo.Fonte: Il Cittadino
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