venerdì 17 febbraio 2012

Paullo - I ciclisti “isolati” dalla nuova Paullese

I paullesi in bicicletta non possono spostarsi da un comune all’altro della provincia. Paullo è infatti l’unico comune non collegato alla rete MiBici, che tesse una fitta rete di percorsi permettendo la mobilità leggera tra i vari comuni. E con la nuova Paullese le cose andranno ancora peggio, perché le “due ruote” saranno addirittura espulse dalla 415 e di alternative per chi intende spostarsi da Paullo non ce ne saranno.
«Oggi, con il cantiere aperto, i più ardimentosi - scherza Ezio Intropido, presidente dell’associazione Paullo che pedala - possono raggiungere Pantigliate percorrendo la ex statale 415 munita di banchina, e quindi con un minimo di sicurezza (almeno psicologica), altrimenti si possono avventurare lungo la pericolosissima strada consortile (vecchia Paullese) priva di banchina (premunendosi di aver fatto testamento possibilmente). L’intervento di riqualificazione della nuova Paullese vieterà il traffico ciclistico su quest’arteria, lasciando come unica alternativa la strada consortile vecchia Paullese con tutti i rischi che questa comporta». Interdetto il transito ciclistico sulla Paullese, i tecnici hanno previsto la realizzazione di una ciclabile che collega Mediglia a Pantigliate, con tanto di passerella nell’area del centro commerciale, che dovrebbe poi connettersi a Paullo ma che risulta a fondo cieco (perché fa parte di un altro progetto che non è finanziato). Per risolvere una situazione decisamente difficile, era stato presentato uno studio per la realizzazione di una ciclopedonale di connessione tra Paullo e Pantigliate firmato nel 2009 dagli architetti della Fiab con il finanziamento dei comuni di Paullo, Mediglia e Pantigliate, oggi più che mai attuale. Intanto, perché eliminerebbe l’isolamento ciclabile di Paullo, quindi perché i costi sarebbero significativamente più contenuti. Si potrebbe ridurre di un terzo la lunghezza del percorso originale, eseguendolo come opera di compensazione ambientale nell’ambito della riqualificazione della Paullese. «Invece il progetto riposa dimenticato nei cassetti di qualche scrivania» commenta Intropido, che sottolinea la sordità degli enti verso le positive ripercussioni ambientali che potrebbero avere i collegamenti ciclabili. «Per i comuni che hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci e per la Provincia di Milano che ha aderito ad Agenda 21 per abbattere le emissioni dannose per l’ambiente e ridurre i consumi aumentando la percentuale di trasporto modale e sostenibile, la bicicletta continua ad essere un passatempo domenicale e non, come riconosciuto a livello internazionale, un valido strumento a supporto degli impegni sottoscritti», conclude il presidente di Paullo che pedala.Fonte: Il Cittadino
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