giovedì 16 febbraio 2012

San Donato - A Poasco scatta l’“allarme ingorghi”

«No alla nuova circonvallazione di Poasco con la lottizzazione di cascina Ronco». Dalla frazione ovest di San Donato si leva un nuovo allarme per il possibile impatto sul traffico dell'apertura del fondo chiuso di via Unica. Una misura forse necessaria, nel momento in cui sarà portato a termine l'intervento urbanistico nel complesso cascinale al centro del progetto di recupero.
«Se prolungheranno via Unica verso nord-est, in pratica aggirando il paese dalla parte della cava, c'è il rischio che una massa di auto passi tutte le mattine in mezzo ai condomini costruiti negli anni scorsi», esemplifica chi ha comprato casa negli ultimi anni fra via don Candiani e via Manara: ovvero nel tratto finale di via Unica, dove l'arteria che attraversa tutta la frazione curva a nord-est in mezzo a due linee di palazzine e poi si esaurisce in un fondo cieco.Quel blocco della strada, però, potrebbe essere destinato a cambiare volto in tempi relativamente brevi se si procederà alla "celeberrima" lottizzazione ex Ronco; in pratica alla trasformazione immobiliare dell'ex azienda agricola, che tanto dibattito ha suscitato negli ultimi anni. Quando arriveranno i residenti in cascina Ronco, si porrà il problema di come garantire un accesso efficace alle arterie che portano a Milano e San Donato: altre trecento persone dovranno infatti raggiungere la strada comunale Chiaravalle-Poasco e dall'altra parte la San Donato-Sorigherio, visto che a Poasco praticamente tutti sono pendolari. Una soluzione al miglioramento del deflusso dei mezzi sembra già tracciata sulla cartina geografica: si collegano via don Milani col fondo di via Poasco, e poi si prosegue lungo via cardinale Schuster, assicurando la connessione con la San Donato-Sorigherio. «Ma facendo così rischiamo due cose - evidenziano gli abitanti della zona, che peraltro non hanno avviato raccolte firme o istanze ufficiali al comune -. E la prima è un continuo "traffico parassitario": soprattutto alla mattina e al rientro pendolare è facilmente prevedibile l'incolonnamento di mezzi sotto i nostri balconi. Anzi, c'è da temere che alla fine via Unica vada in declino come strada di uscita dall'abitato, mentre la don Milani-cardinale Schuster faccia il ruolo primario"» Il secondo “pericolo”? I parcheggi: «Già ora nel fondo di via Poasco i parcheggi sono troppo pochi per la quantità di abitanti nel circondario - riprendono i residenti -: non vogliamo pensare a una moltiplicazione delle auto in sosta quando avremo i condomini al Ronco. Va calcolato anche che le opere di urbanizzazione e l'illuminazione stradale l'abbiamo pagata noi, qui sotto casa, ma a volte ci tocca lasciare l'auto dall'altra parte del paese».Fonte: Il Cittadino
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