lunedì 13 febbraio 2012

San Donato - Trasporto “agevolato” per gli anziani: la giunta non ha reagito agli aumenti

«Amministrazione comunale completamente inerte sul trasporto pubblico agevolato per gli anziani a basso reddito. Il comune ha accettato passivamente l’aumento delle tariffe Atm a partire dal 2012». Francesco Forenza, attuale rappresentante in consiglio della lista “Un’altra San Donato”, candidato sindaco a maggio per il gruppo uscente e per l’alleanza centrista che si è formata attorno, apre un altro fronte nella difficile pagina conclusiva dell’amministrazione Dompè.
Si tratta delle agevolazioni per anziani e pensionati residenti in città, che da alcuni anni l’Atm garantisce su determinate linee in convenzione con il comune di San Donato. Nell’ultimo consiglio comunale l’assemblea ha votato il rinnovo della convenzione, e il risultato, secondo Forenza, è che «il comune ha accettato senza batter ciglio la restrizione delle agevolazioni esistenti, dimostrando fra l’altro di conoscere a stento il problema come palesato dall’assessore Mardegan». Secondo il consigliere in carica, che capeggia la nuova corsa della lista civica, «il contratto di servizio stipulato con l’Atm praticamente annulla tutte le agevolazioni esistenti, e ignora la mozione che a luglio dell’anno scorso il nostro gruppo era riuscito a far votare all’intero consiglio». «A luglio del 2011 - ricorda infatti Forenza - a seguito della richiesta di alcuni anziani disagiati con basso reddito, abbiamo portato all’attenzione del consiglio una mozione nella quale chiedevamo che in fase di stipula della nuova convenzione per i mezzi pubblici con l’operatore Atm, fossero richieste e mantenute quantomeno le medesime agevolazioni per gli anziani fino ad oggi osservate. La mozione è stata emendata su richiesta del Pdl e poi approvata all’unanimità. Pochi giorni fa il consiglio comunale ha votato la nuova piattaforma contrattuale sui servizi Atm e tutto quello che era stato ottenuto in passato viene cancellato con un colpo di spugna. L’assessore di riferimento ha sostanzialmente ammesso di ignorare del tutto l’esistenza di una mozione, un atto ufficiale del consiglio, passata a piena maggioranza. Ci chiediamo a questo punto cosa serva votare. Non si può approvare una mozione all’unanimità e successivamente vedere sindaco e giunta che la ignorano come se fosse uno scherzo».Fonte: Il Cittadino
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