martedì 28 febbraio 2012

Sant’Angelo: «Vogliamo la pista ciclabile»

Residenti esasperati che viaggiano insicuri, schivando le auto che sfrecciano, spesso a velocità proibitiva, sulle trafficate viale Piave e viale Trento e Trieste, circonvallazione esterna che dalla rotatoria dei pompieri corre fino alla provinciale in direzione Pavia.
Senza alcun percorso protetto che faccia da riparo per chi vuole raggiungere l’abitato della Malpensata o il centro commerciale “Le Torri”, poco oltre “Il Castello”. L’appello dei residenti è chiaro e chiede sicurezza per pedoni e ciclisti, al momento costretti a ripiegare sulla via sterrata che passa dietro il cimitero e ad allungare così il percorso. «Questo significa che chiunque dalla Malpensata voglia lasciare a casa la macchina o magari non ce l’ha, è costretto a fare il giro dietro il cimitero e quindi metterci più tempo, ma molti non lo fanno - spiega Alberto Bertoli, amministratore della galleria commerciale “Le Torri” e referente di un’associazione nata dal sodalizio tra residenti e commercianti per tutelare gli interessi della Malpensata, che dista sole poche centinaia di metri dal resto della città, ma che molto spesso si sente abbandonata a se stessa -: e così capita molto spesso di vedere persone che sfidano il traffico e cammino sulla circonvallazione, in alcuni casi rischiando la vita». Secondo Bertoli, la soluzione sarebbe facilmente realizzabile, ovvero «una pista ciclabile, di 200 metri al massimo, che dal distributore Tamoil arrivi fino al concessionario Fiat e costeggi le abitazioni - spiega -: a Sant’Angelo sono state realizzati percorsi ben più lunghi e finora poco utilizzati. Quest’opera però sembra non essere una priorità per gli amministratori, ma è di sicuro una necessità per i cittadini». Il timore, per i residenti, è quello di incidenti gravi. «Non vorremmo che diventasse una priorità dopo un incidente mortale - aggiunge Bertoli -: il nostro auspicio è che il problema sia risolto molto prima, ma per ora non abbiamo visto proposte in merito. Sono stato più volte in Comune a sollecitare una soluzione». Altra via, vista con favore tra molti residenti della zona, era la bretella su viale Europa che avrebbe unito idealmente la Malpensata alla provinciale 19, in direzione Graffignana, sgravando così dal traffico anche la circonvallazione esterna e la rotatoria dei pompieri. «Sappiamo che il Comune ha deciso per ora di non procedere con l’opera, per noi sarebbe stato un collegamento importante - aggiunge Bertoli - , ma di certo la nostra priorità è la ciclabile». Un bisogno già sollevato dall’associazione all’atto della nascita nella primavera del 2010 e ancora oggi senza risposta.Fonte: Il Cittadino
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