sabato 3 marzo 2012

Bus, Sudmilano regno dei “portoghesi”

Sugli autobus che solcano il territorio sudmilanese ci sono troppe persone che non pagano il biglietto. Addirittura un passeggero su due sarebbe sprovvisto di biglietto su pullman che vanno a Melegnano, mentre in tutto il Sudmilano la media di evasione è del 30 per cento.
Ecco perché sono stati potenziati i controlli, in particolare nei giorni dove la quota di “portoghesi” (gente appunto che non oblitera il tagliando di viaggio) è altissima. Nei prossimi giorni è prevista una lunga mattinata di verifiche sui pullman in partenza da San Donato, mentre la scorsa settimana è toccato agli utenti della Z420. Dieci dipendenti della Milano Sud-est trasporti, l’azienda che gestisce la tratta, hanno controllato i passeggeri a bordo dei mezzi, sia in corrispondenza delle fermate che lungo la via Emilia, lungo il percorso dal capolinea di San Donato a Melegnano. Con il risultato che in cinque ore di lavoro sano state staccate 300 multe ad altrettanti furbetti del viaggio gratis. La replica è attesa con un altro tour de force, a caccia dei “portoghesi”. Centinaia sono i passeggeri che utilizzano nel fine settimana il trasporto pubblico. In media la metà senza biglietto. Con la conseguenza di pagare 44 euro al posto di due (sempre se si decide di saldare subito la multa, che sale a 103 per chi paga dopo 60 giorni). «Il tasso di evasione sulla Z420 è molto elevato e ne abbiamo avuto l’ennesima riprova durante le verifiche - spiega Daniele Lodi, rappresentante sindacale di Uil Trasporti e controllore -. Domenica scorsa abbiamo avuto a supporto i vigili della polizia municipale di Milano, che hanno evitato reazioni indesiderate dei passeggeri, colpiti dalla multa. Sulla Z415 non sono pochi i casi di aggressioni subite. Per qualcuno il nostro lavoro è fastidioso, si sa, e più di una volta alcuni di noi sono stati assaliti mentre erano in servizio». Per Filt Cgil trasporti è stata da la massima disponibilità da parte del personale a fornire servizio di controllo, purché non ci sia confusione di ruoli per l’autista. «La sua funzione principale - spiega meglio Enzo Galbiati di Filt Cgil - è quella di conduzione del mezzo pubblico. Ben venga l’attività di supporto nella verifica dei tagliandi di viaggio, ma non può nascere la figura di autista sceriffo. È bene che l’azienda lo ricordi, visto che sono usciti ordini di servizio strampalati che danno indicazione di aprire solo la porta davanti per eseguire il controllo sugli utenti». Ma l’evasione crea un concreto problema di budget, soprattutto oggi che i tagli al trasporto pubblico sono consistenti. Perciò lo slogan di Milano Sud-Est è: «Il servizio cresce se tutti pagano». Fonte: Il Cittadino
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