Un oratorio dei monaci certosini perduto, un castello che contava 17
torri e poi la flora spontanea che si nasconde tra i filari delle vigne.
È proprio alla San Colombano al Lambro nascosta, perché non si vede o
perché di essa sono rimaste solamente tracce dopo le distruzioni degli
anni e dei secoli scorsi , che l’associazione culturale Il Borgo e il
Colle dedica tre appuntamenti, patrocinati da Comune, parrocchia di San
Colombano Abate e Italia Nostra, sezione Sudest Milano. Il primo
appuntamento, per sabato 31 marzo, presso la chiesa parrocchiale, alle
21, sarà dedicato a “L’oratorio certosino della Maddalena: ipotesi di
ricostruzione”. Elisa Curti, una delle referenti dell’associazione
banina, racconterà la storia di un oratorio cinquecentesco che i monaci
avevano realizzato all’interno del castello. Nell’Ottocento fu
distrutto, salvando pero i dipinti custoditi oggi nella parrocchiale,
parte di un ciclo pittorico attribuito a Bernardino Campi. Proprio dai
dipinti superstiti partiranno le ipotesi per immaginare come potesse
essere quel tesoro rinascimentale perduto per sempre. Seconda tappa tra i
tesori sconosciuti del Borgo Insigne sarà domenica 15 aprile alle ore
15 nel ricetto del castello, alla scoperta delle mura viscontee, che si
articolano in due recinti per una lunghezza complessiva di 800 metri.
Relatore Marco Rogledi, che analizzerà anche lo stato di conservazione.
Domenica 29 aprile, infine, alle 14.30 dal parcheggio di via Tiziano
partirà un’escursione alla scoperta della flora spontanea dei colli:
Giuseppe Mazzara, complice la primavera, inviterà gli escursionisti a
interpretare il territorio con una prospettiva differente.Fonte: Il Cittadino