Una volta c’era una vecchia strada, immersa tra i boschi, che conduceva
da Dovera a Barbuzzera. Quella via sterrata era scomparsa, invasa dai
rovi, ma grazie alla tenacia della giunta guidata dal sindaco Franco
Mosetti ieri ha rivisto la luce. Sono stati spesi 60mila euro, 12mila
concessi dalla Regione, per realizzare una ciclopedonale che è stata
inaugurata dagli studenti di Dovera. Che, per mano di Siria, 8 anni,
hanno aperto ufficialmente la pista all’utilizzo dei doveresi.
Gli studenti delle scuole materne, delle elementari e delle medie, hanno passeggiato lungo il tracciato, che si dipana tra due rogge (la Chignola e la Garata), insieme al sindaco Franco Mosetti, al vice Mirko Signoroni e agli assessori Carlo Denti, Maria Stella Cavalli e Massimo Mapelli, ma anche con le associazioni del paese e tanti anziani che hanno raccontato i loro ricordi, quando durante le due guerre andavano a piedi da Dovera a Barbuzzera. 430 metri, da godere in tranquillità tra gli specchi d’acqua e le essenze autoctone piantumate, con i visitatori a passeggio protetti da un solido steccato. «La realizzazione di questa opera - sottolinea Mosetti - è stata resa possibile dall’impegno del nostro vicesindaco, ma anche e soprattutto dalla generosità della fondazione Barni che ha ceduto a titolo gratuito un pezzo di terreno così come di Andrea Dedé. Altri non sono stati invece così generosi». Purtroppo qua e là, nelle rogge si scorgono sacchetti di plastica e pneumatici logori. E nel suo discorso finale è il sindaco Mosetti a chiedere ai ragazzi di diventare i “guardiani del territorio”: «Dovera non ha tantissimo, ma tra quello che può vantare c’è un territorio meraviglioso che noi intendiamo valorizzare. Questa ciclopedonale nasce per rendere fruibile uno scorcio suggestivo».Fonte: Il Cittadino
Gli studenti delle scuole materne, delle elementari e delle medie, hanno passeggiato lungo il tracciato, che si dipana tra due rogge (la Chignola e la Garata), insieme al sindaco Franco Mosetti, al vice Mirko Signoroni e agli assessori Carlo Denti, Maria Stella Cavalli e Massimo Mapelli, ma anche con le associazioni del paese e tanti anziani che hanno raccontato i loro ricordi, quando durante le due guerre andavano a piedi da Dovera a Barbuzzera. 430 metri, da godere in tranquillità tra gli specchi d’acqua e le essenze autoctone piantumate, con i visitatori a passeggio protetti da un solido steccato. «La realizzazione di questa opera - sottolinea Mosetti - è stata resa possibile dall’impegno del nostro vicesindaco, ma anche e soprattutto dalla generosità della fondazione Barni che ha ceduto a titolo gratuito un pezzo di terreno così come di Andrea Dedé. Altri non sono stati invece così generosi». Purtroppo qua e là, nelle rogge si scorgono sacchetti di plastica e pneumatici logori. E nel suo discorso finale è il sindaco Mosetti a chiedere ai ragazzi di diventare i “guardiani del territorio”: «Dovera non ha tantissimo, ma tra quello che può vantare c’è un territorio meraviglioso che noi intendiamo valorizzare. Questa ciclopedonale nasce per rendere fruibile uno scorcio suggestivo».Fonte: Il Cittadino