Più di cento biciclette in marcia lungo la vecchia Paullese, dalla casa
dell’acqua di Paullo fino all’area commerciale tra Mombretto e
Pantigliate. Sabato avevano tutti lo stesso obiettivo: protestare contro
le scarse condizioni di sicurezza per chi voglia spostarsi pedalando.
Perché i ciclisti, che hanno la sfortuna di abitare a Paullo, non hanno collegamenti con le piste ciclabili provinciali, nonostante l’imminente ampliamento grazie alla passerella che scavalcherà la Paullese collegando Pantigliate a Mombretto, nell’ambito dell’itinerario MiBici. «Peccato - spiega Ezio Intropido, presidente di Paullo che Pedala, associazione che ha organizzato la protesta - che questo itinerario muoia all’altezza del McDonald’s. Sabato i ciclisti di Paullo hanno posato una lapide di cartone, con sopra scritto: “Qui riposa MiBici”. Un gesto simbolico per chiedere il completamento del tracciato, con gli innesti da Mombretto a Paullo, che sono progettati, ma non finanziati». E a testimonianza che si tratta di un’esigenza sentita, un centinaio di persone hanno preso parte all’iniziativa. C’erano bambini e adulti, cittadini di Paullo, Mediglia, Tribiano e Peschiera. Si sono aggregati anche il sindaco di Mediglia Paolo Bianchi, con l’assessore Gianni Fabiano e il consigliere Maurizio Tarenzi su bici con il marchio della Provincia di Milano; da Paullo e da Tribiano sono intervenuti alcuni consiglieri di opposizione, sebbene sia spiccata l’assenza di rappresentanti della giunta dell’amministrazione comunale di Paullo. «Un’assenza importante - commenta Intropido -, che non so motivare. Io ho mandato un invito, so che il sindaco aveva un altro appuntamento, ma ci saremmo aspettati che qualcun altro facendo le sue veci prendesse parte all’appuntamento. Un’occasione persa visto che è proprio il comune di Paullo ad essere penalizzato dall’interruzione senza senso della ciclabile. Che tra l’altro ha catalizzato l’attenzione di altri comuni e anche del consorzio Muzza interessato al collegamento tra parco agricolo, strada del Duca e casa dell’acqua». L’esperienza è comunque positiva al di là delle defezioni, d’altronde non è facile portare più di cento persone in bicicletta sulla pericolosa vecchia Paullese. «Ora speriamo che ci siano buone ripercussioni sulla Provincia», auspica Intropido. E se palazzo Isimbardi non dovesse «sentire», c’è chi ha proposto la replica, naturalmente sempre con il supporto delle polizie locali di Mediglia e Paullo che hanno consentito il regolare svolgimento della biciclettata.Fonte: Il Cittadino
Perché i ciclisti, che hanno la sfortuna di abitare a Paullo, non hanno collegamenti con le piste ciclabili provinciali, nonostante l’imminente ampliamento grazie alla passerella che scavalcherà la Paullese collegando Pantigliate a Mombretto, nell’ambito dell’itinerario MiBici. «Peccato - spiega Ezio Intropido, presidente di Paullo che Pedala, associazione che ha organizzato la protesta - che questo itinerario muoia all’altezza del McDonald’s. Sabato i ciclisti di Paullo hanno posato una lapide di cartone, con sopra scritto: “Qui riposa MiBici”. Un gesto simbolico per chiedere il completamento del tracciato, con gli innesti da Mombretto a Paullo, che sono progettati, ma non finanziati». E a testimonianza che si tratta di un’esigenza sentita, un centinaio di persone hanno preso parte all’iniziativa. C’erano bambini e adulti, cittadini di Paullo, Mediglia, Tribiano e Peschiera. Si sono aggregati anche il sindaco di Mediglia Paolo Bianchi, con l’assessore Gianni Fabiano e il consigliere Maurizio Tarenzi su bici con il marchio della Provincia di Milano; da Paullo e da Tribiano sono intervenuti alcuni consiglieri di opposizione, sebbene sia spiccata l’assenza di rappresentanti della giunta dell’amministrazione comunale di Paullo. «Un’assenza importante - commenta Intropido -, che non so motivare. Io ho mandato un invito, so che il sindaco aveva un altro appuntamento, ma ci saremmo aspettati che qualcun altro facendo le sue veci prendesse parte all’appuntamento. Un’occasione persa visto che è proprio il comune di Paullo ad essere penalizzato dall’interruzione senza senso della ciclabile. Che tra l’altro ha catalizzato l’attenzione di altri comuni e anche del consorzio Muzza interessato al collegamento tra parco agricolo, strada del Duca e casa dell’acqua». L’esperienza è comunque positiva al di là delle defezioni, d’altronde non è facile portare più di cento persone in bicicletta sulla pericolosa vecchia Paullese. «Ora speriamo che ci siano buone ripercussioni sulla Provincia», auspica Intropido. E se palazzo Isimbardi non dovesse «sentire», c’è chi ha proposto la replica, naturalmente sempre con il supporto delle polizie locali di Mediglia e Paullo che hanno consentito il regolare svolgimento della biciclettata.Fonte: Il Cittadino
