giovedì 5 aprile 2012

Paullo - Caro-biglietto, alunni sulle barricate

«Uniamo le forze per abbassare il prezzo del biglietto». L’appello è firmato dai giovani studenti che a Crema frequentano le scuole superiori, ma che qui ci arrivano in pullman non solo dal Cremasco, ma anche dal Sudmilano e dal Lodigiano affrontando molti disagi (tanto che è giacente presso la caserma della stazione dei carabinieri di Paullo un esposto) e spendendo dal primo marzo molto di più rispetto a prima.
Da Peschiera, Paullo, Tribiano, Zelo si arriva a pagare fino a quattro euro in più a settimana per colpa della cancellazione del vecchio abbonamento di cinque giorni (l’alternativa è il settimanale, molto più oneroso). Un problema che ha scatenato una serie di iniziative da parte dei pendolari e delle famiglie degli allievi iscritti a Crema, tra cui le varie raccolte di firme indirizzate alla Provincia di Cremona e alla società Adda Trasporti: in cento hanno aderito tra Paullo e Tribiano, altri 500 a Spino, 120 hanno apposto la loro adesione sui moduli distribuiti durante i viaggi dei bus, 200 hanno sottoscritto invece la petizione on-line aperta dal sito dei pendolari cremaschi (http://www.firmiamo.it/ripristino-abbonamenti-settimanali-5-giorni/list), in aggiunta ad oltre 400 presso i vari istituti scolastici. Ma adesso ad alzare la voce sono i diretti interessati, ossia gli studenti, che hanno organizzato un’assemblea in sala Alessandrini a Crema dopo che si è conclusa con un nulla di fatto la riunione tra i rappresentanti d’istituto delle scuole con l’assessore all’istruzione provinciale cremonese Paola Orini e l’assessore ai trasporti Giovanni Leoni. «In un anno - spiegano gli studenti - c’è stato un caro biglietto del 23 per cento. Di fronte ai numerosi rifiuti a rivedere la politica tariffaria da parte di Adda Trasporti, sono state indette assemblee d’istituto nelle scuole per far presente la situazione ai diretti interessati; in seguito a queste assemblee i rappresentanti d’istituto hanno deciso di discutere di questo problema anche direttamente con le famiglie, i pendolari, i lavoratori della stessa azienda tramite un’assemblea. Il servizio pubblico locale sia su gomma che su rotaia è stato messo in ginocchio dai numerosi tagli e bisogna fare qualcosa. Per riuscirci, a parere nostro, tutti i pendolari, siano essi pensionati, lavoratori, studenti, devono unirsi». Ma, almeno per i prossimi mesi, spiragli positivi per un abbassamento dei costi di viaggio, non ce ne sono. Le cose comunque potrebbero presto cambiare, forse già dal mese di settembre quando verrà affidato il servizio per il trasporto pubblico. L’appalto di Adda Trasporti è infatti scaduto e la società agisce solo in regime di proroga fino alla nuova assegnazione.Fonte: Il Cittadino
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