Gli occhi color oceano torbido, un fascino ineguagliabile e disperato,
attrice-feticcio di Claude Sautet e Luchino Visconti e poi contesa dai
più grandi, da Losey a Chabrol, da Costa-Gavras a Tavernier. Romy
Schneider ebbe una vita che, se le regalò il successo sul lavoro, non le
risparmiò le ferite dell'anima e i lutti più atroci. Moriva 30 anni fa,
in una tiepida notte parigina: seduta su una poltrona, la penna in
mano, sul tavolo una lettera interrotta.
Nessun commento:
Posta un commento