Ultime battute per la tangenziale di Casale: la condirezione generale
tecnica dell’Anas di Roma ha inviato ai comuni di Casalpusterlengo e
Somaglia per l’affissione all’albo pretorio la verifica di
assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (Via)
dell’opera.
Il progetto prevede la costruzione di una nuova bretella di
circa dieci chilometri, a doppia carreggiata, che staccandosi in
località Zorlesco all’altezza della linea ferroviaria Milano - Piacenza
si ricongiunge al tracciato attuale ai margini del territorio comunale
casalese, già in comune di Codogno (zona Mondial), in direzione
Piacenza. È inoltre prevista la realizzazione di una bretella stradale
di circa 1,7 chilometri per collegare la nuova variante della via Emilia
con la strada provinciale in direzione Castiglione d’Adda. L’intervento
consentirebbe un grande sgravio sul traffico in transito ogni giorno da
Casale stimato nel tratto urbano in circa 20 mila veicoli giorno di cui
il 15 per cento è costituito da mezzi pesanti. Il progetto iniziale ha
subito, in un iter lunghissimo che si protrae da oltre 20 anni, con
numerose varianti e modifiche. Oggetto della verifica pubblica sono i
due sottopassi alla tangenziale, richiesti a gran voce dagli abitanti di
Zorlesco, in direzione di Brembio e di Somaglia che se non realizzati
avrebbero di fatto “isolato” la popolosa frazione casalese. Ci sono poi
altri interventi minori. Si tratta di dettagli frutto delle ultime
modifiche progettuali arrivate su richiesta dei cittadini di Casale e di
altre piccole variazioni emerse nell’iter che hanno comportato una
modifica al permesso di natura ambientale che era stato accordato nel
2003. Dal 10 giugno ci sarà tempo 45 giorni per presentare da parte di
privati, enti o associazioni possibili osservazioni al progetto. «La
variante alla via Emilia ha avuto negli anni una serie di modifiche che
richiedono una costante attenzione anche di natura ambientale - spiega
l’assessore alle infrastrutture della Provincia di Lodi Nancy Capezzera
-. L’infrastruttura è una delle opere fondamentali per il Lodigiano, per
giunta in posizione di prossimità con alcuni ambiti ambientali di
rilievo come il Brembiolo, e per questo è necessario questo ulteriore
passaggio di valutazione ambientale. In particolare saranno valutati gli
impatti delle ultime modifiche progettuali, ma i progettisti di Comune e
Provincia hanno lavorato a stretto contatto con Anas e ministero, e non
dovrebbero esserci particolari problemi. Alla chiusura di questo iter
invece si aprirà la partita vera per la realizzazione della tangenziale,
quella del finanziamento».L’opera aveva un costo iniziale preventivato
in circa 90 milioni di euro, ma i ritardi e le varie modifiche
susseguitesi negli anni hanno innalzato la stima a oltre 120 milioni di
euro.Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento