Hanno utilizzato un tombino, prelevato dalla strada e gettato con
violenza contro la vetrina per consumare la spaccata ai danni del bar
Azalee. E una volta all’interno del locale in via Alfonsine hanno
arraffato il fondo cassa e svuotato gli scaffali. Furto da più di 10mila
euro tra tabacchi e valori bollati, oltre a qualche spicciolo in
contanti.
Il sistema d’allarme, scattato puntualmente, non ha salvato il
bar dal colpo messo a segno dalla banda nella notte tra lunedì e
martedì. I ladri hanno guadagnato la fuga prima dell’arrivo del
proprietario e dei carabinieri. Giunti sul posto, i militari hanno
potuto appurare che gli autori del furto avevano utilizzato un tombino
per sfondare la vetrina, abbandonato poi tra i vetri infranti e rimesso,
per evitare pericoli, a tappare la voragine lasciata aperta nel mezzo
di via Alfonsine. Ora le indagini sono aperte, purtroppo però senza
molti elementi utili su cui lavorare. Non ci sarebbero infatti immagini
riprese dalle telecamere dell’azione dei ladri, che hanno agito quasi
indisturbati. Il bar è inserito in una galleria, dove ci sono altri
negozi chiusi di notte; le prime case sono abbastanza distanti e nessuno
sembra si sia accorto di quello che stava accadendo nonostante il
rumore che necessariamente ha provocato la spaccata. Secondo una prima
ricostruzione dei fatti la gang del tombino è entrata in azione alle
4.30. Con un piede di porco ha estratto il chiusino dalla strada e
quindi la scagliato contro l’ingresso del locale. Non una volta, ma più
volte, per allargare il buco nella vetrata in modo da consentire il
varco ai ladri. Per loro è stata poi questione di minuti: hanno
rastrellato le sigarette e i valori bollati e si sono allontanati. Il
primo furto subito alle Azalee, a detta del proprietario che si è
precipitato in via Alfonsine seguito dai carabinieri. Ormai però troppo
tardi. Va anche detto che il colpo deve essere stato attentamente
valutato in precedenza, di modo da ridurre al minimo i rischi. Forse i
ladri, consapevoli del sistema d’allarme hanno addirittura cronometrato i
tempi del furto e dopo pochi minuti (in modo da prevenire l’arrivo dei
militari) hanno seguito una via di fuga già studiata. Potrebbe essere un
furto su commissione, in un momento di grosso stoccaggio. Ma nel
locale, in realtà, erano presenti stecche di sigarette per il normale
fabbisogno. Ieri, nonostante il cellophane a coprire il buco nella
vetrina, per il bar era ripreso normalmente il lavoro.
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