sabato 30 giugno 2012

Mediglia - Decorazioni antiche e affreschi: così è rinata la chiesa “gioiello”

Domani si terrà l’inaugurazione ufficiale della chiesa di San Rocco di Mediglia, dopo un’opera di ristrutturazione durata quasi sei anni. Un intervento che ha restituito alla comunità il suo gioiello, riportando alla luce affreschi e decorazioni antiche risalenti al 1500.
E, ora, all’interno del luogo di culto, dopo un complesso restauro, è stato ricollocato un rilievo ligneo di scuola bramantesca raffigurante lo sposalizio della vergine. È stata organizzata una cerimonia, che si svolgerà a partire dalle ore 16.30 presso il teatro parrocchiale di Mediglia, distante pochi metri dalla chiesa, dove interverranno storici, restauratori e autorità, che sveleranno i segreti dei lavori eseguiti. Ci sarà il parroco don Sergio Grimoldi, che con forza ha voluto questo intervento, oltre al sindaco Paolo Bianchi. Molto probabilmente, la chiesa di San Rocco era una cappella privata, annessa al palazzo Piola (dal nome della famiglia milanese che nel Comune aveva vari possedimenti e che fino al 1500 ha avuto qui la sua residenza estiva) anch’esso ristrutturato. Le prime notizie risalgono al 1300 e si consolidano col passare degli anni, attraverso le visite dei vari prelati e di autorevoli personaggi, tra cui San Carlo Borromeo e Federico Borromeo. La chiesetta, seppur sussidiaria rispetto a quella parrocchiale, diventa della comunità. Risente inevitabilmente del peso dei secoli, abbruttendo sotto i segni inevitabili lasciati dal loro scorrere. Fino a che con don Grimoldi cerca di dar vita ad una serie d’interventi, seppur costosi (più di 300mila euro) per riportarla all’antico splendore. Un impegno che però ha permesso la ristrutturazione della struttura nel suo complesso, dai muri perimetrali al tetto fino al campanile. E, all’interno, sono state sistemate le pavimentazioni e rinnovati gli impianti elettrici. Ma c’è stato anche uno scrupoloso restauro, che ha permesso di recuperare gli antichi affreschi coperti da una dissennata imbiancatura delle pareti e da alcuni interventi murari. Nascosto sotto una nicchia è stato “trovato” un affresco di San Rocco che è stato “salvato”, ma è stato possibile recuperare invece solo parzialmente in un’altra nicchia l’affresco di San Francesco (si vede solo l’immagine di un piede). Sulla volta dell’altare maggiore, dopo l’intervento degli specialisti, si può godere di nuovo della bellezza di quattro angeli cantori. Infine è stato restituito l’antico splendore alle pareti tinteggiate, che celavano sotto diversi strati di pittura antichissime decorazioni. Entrando nella chiesa, oltre agli affreschi recuperati e alle decorazioni, ora si può vedere il prezioso affresco della Madonna Addolorata e il rilievo ligneo di scuola bramantesca. Insomma, un luogo di culto, ma anche di notevole valore artistico che i medigliesi potranno apprezzare.Fonte: Il Cittadino

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