Dai cinque anni di governo di Andrea Checchi, iniziati venerdì scorso
con la nomina della giunta e mercoledì sera con il primo consiglio
comunale, si attende anche una risposta all’adeguamento del campo di
Poasco, problema lasciato aperto dall’amministrazione precedente. È
possibile portare alle misure regolari di 60 metri per 90 il rettangolo
di gioco nella frazione, ora che i lavori hanno quasi l’aspetto di un
cantiere concluso? L’interrogativo aspetta ancora risposta, mentre a
Poasco il panorama è quello di una struttura pressoché finita.
L’impianto di calcio da 46 X 90 infatti appare completamente
transennato, completo di erba e di tutte le attrezzature collegate. La
trasformazione più significativa, nelle ultime settimane, è quella che
riguarda blocco spogliatoi e struttura per il basket: i due elementi
della cittadella sportiva hanno preso forma e sono chiaramente visibili
da via delle Cascine. Il taglio del nastro insomma non appare più così
lontano (le previsioni nei mesi scorsi hanno indicato settembre 2012 per
l’inaugurazione) e potrebbe diventare presto un appuntamento in agenda
per la coalizione a trazione centrosinistra. Ma i mesi che ancora
mancano sono tempo buono per “aggiustare” la questione dei vincoli di
dimensioni della struttura, che sostanzialmente mettono il tetto della
Terza Categoria alla Cavallino Bianco, la società dilettantistica
poaschese. Durante la campagna elettorale sulla fattibilità di questa
operazione era stato aperto un discorso interessante da parte del
diretto competitore di Checchi, ovvero Marco Zampieri, il quale aveva
annunciato la possibilità di procedere alla regolarizzazione del
campetto in virtù della pubblicazione del Pgt, il Piano di governo del
territorio, che apre un discorso di accordi tra il municipio e l’impresa
costruttrice che sta portando avanti l’opera. Si tratta di capire
quanto il Pgt sia modificabile in questa zona cittadina, considerando la
fascia di rispetto dalla strada Poasco-Chiaravalle e da via delle
Cascine, dove sorge la lottizzazione che prevede come opera a standard
il nuovo centro sportivo. Dal loro punto di vista, i residenti nel
nucleo di Poasco e Sorigherio hanno esternato più volte nei mesi scorsi
la scarsa utilità di un campo valido solo per l’ultima categoria
avallata dalla Federazione italiana dilettanti. Secondo i dirigenti
sportivi delle società dilettantistiche anche la palestra da basket
femminile è larga due metri meno del necessario e ha tre spogliatoi
anziché quattro. L’onere economico totale del campus per calcio e basket
di via delle Cascine è di 1,9 milioni, le modifiche sono quantificabili
in alcune decine di migliaia di euro.Fonte: Il Cittadino
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