Anche il ministro per lo Sviluppo economico e le infrastrutture Corrado
Passera lunedì 11 giugno a Milano per l’apertura dei cantieri della
Tangenziale esterna di Milano: la Tem o Te, secondo l’abbreviazione
ormai entrata nel vocabolario popolare di tutto il sud est milanese e
alto lodigiano. Lunedì prossimo, esattamente alle 14.30, la nuova
tangenziale est sarà dichiarata ufficialmente aperta e in costruzione.
Cerimonia organizzata nella sede della Provincia di Milano, non sui
luoghi dell’opera. Parterre d’eccezione che comprende oltre al ministro
Passera il governatore regionale Roberto Formigoni, Guido Podestà
presidente dell’ente provinciale, Raffaele Cattaneo assessore alle
infrastrutture per le Lombardia, Antonio Marano, amministratore delegato
di Tangenziale esterna spa (gruppo di progetto e costruzione), Dario
Allevi, presidente provinciale di Monza e Brianza. Ha assicurato la sua
partecipazione Pietro Foroni, referente provinciale per il Lodigiano. La
tangenziale è sviluppata complessivamente per 35 chilometri più i
quaranta delle cosiddette opere di interesse locale o opere
compensative: le bretelle, i raddoppi, le circonvallazioni che
insisteranno su nodi particolarmente congestionati della rete stradale
provinciale e comunale come quello di Melegnano. In questo modo la
Tangenziale est esterna si mette davvero in marcia, “inseguendo” la
collegata Brebemi, la nuova connessione Melzo-Brescia, per la quale la
data di ultimazione lavori resta stabilita a metà 2013. Nelle scorse
settimane il cronoprogramma della Te è stato definito in 1130 giorni:
calcolati in anni, arrivano giusto ad agganciare il periodo di Expo
Milano 2015, appuntamento per il quale si intende presentare al mondo un
capoluogo lombardo con qualche autostrada e qualche fermata di
metropolitana in più, anziché con le strade del 1970. In termini
amplissimi è infatti dal 1970 circa, cioè dall’ultimazione dell’attuale e
unica tangenziale est di Milano, che i poteri lombardi discutono di un
raddoppio del sistema tangenziale al margine orientale dell’agglomerato
urbano, soffocato da 160mila veicoli al giorno. La storia “moderna”
della Tem si apre invece nel 2001, allorché la Provincia di Milano diede
un forte impulso a riattualizzare l’idea. In undici anni sono state
superate via via le fasi di progetto. Oggi i cantieri stanno partendo
dall’Area 2 del tracciato - fra Martesana e alto Lodigiano - ma
potrebbero accendersi presto anche in altri punti del corridoio, senza
seguire per forza una logica ad aggiunte progressive. La società di
gestione dell’infrastruttura, il gruppo Te, è una spa partecipata per il
57 per cento dalla quasi omonima, ma ben differente, Tem Spa i cui
azionisti di maggioranza sono Milano Serravalle e Autostrade per
l’Italia. I lavori “puri”, la semplice autostrada a sei corsie costano
circa 1000 milioni; un’altra somma calcolata in 700 milioni copre il
restante; la concessione ai gestori è di cinquanta anni per rientrare
dai costi. Secondo le autorità istituzionali che lunedì lanceranno il
progetto, nel quadro attuale la Tem è diventata una scommessa da giocare
non solo per la viabilità, ma anche per creare lavoro:
«Un’infrastruttura per il lavoro e la crescita» è infatti lo spirito con
cui lunedì le forbici (metaforiche) taglieranno il nastro.Fonte: Il Cittadino
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