venerdì 8 giugno 2012

Scocca l’ora della tangenziale esterna

Anche il ministro per lo Sviluppo economico e le infrastrutture Corrado Passera lunedì 11 giugno a Milano per l’apertura dei cantieri della Tangenziale esterna di Milano: la Tem o Te, secondo l’abbreviazione ormai entrata nel vocabolario popolare di tutto il sud est milanese e alto lodigiano. Lunedì prossimo, esattamente alle 14.30, la nuova tangenziale est sarà dichiarata ufficialmente aperta e in costruzione. Cerimonia organizzata nella sede della Provincia di Milano, non sui luoghi dell’opera. Parterre d’eccezione che comprende oltre al ministro Passera il governatore regionale Roberto Formigoni, Guido Podestà presidente dell’ente provinciale, Raffaele Cattaneo assessore alle infrastrutture per le Lombardia, Antonio Marano, amministratore delegato di Tangenziale esterna spa (gruppo di progetto e costruzione), Dario Allevi, presidente provinciale di Monza e Brianza. Ha assicurato la sua partecipazione Pietro Foroni, referente provinciale per il Lodigiano. La tangenziale è sviluppata complessivamente per 35 chilometri più i quaranta delle cosiddette opere di interesse locale o opere compensative: le bretelle, i raddoppi, le circonvallazioni che insisteranno su nodi particolarmente congestionati della rete stradale provinciale e comunale come quello di Melegnano. In questo modo la Tangenziale est esterna si mette davvero in marcia, “inseguendo” la collegata Brebemi, la nuova connessione Melzo-Brescia, per la quale la data di ultimazione lavori resta stabilita a metà 2013. Nelle scorse settimane il cronoprogramma della Te è stato definito in 1130 giorni: calcolati in anni, arrivano giusto ad agganciare il periodo di Expo Milano 2015, appuntamento per il quale si intende presentare al mondo un capoluogo lombardo con qualche autostrada e qualche fermata di metropolitana in più, anziché con le strade del 1970. In termini amplissimi è infatti dal 1970 circa, cioè dall’ultimazione dell’attuale e unica tangenziale est di Milano, che i poteri lombardi discutono di un raddoppio del sistema tangenziale al margine orientale dell’agglomerato urbano, soffocato da 160mila veicoli al giorno. La storia “moderna” della Tem si apre invece nel 2001, allorché la Provincia di Milano diede un forte impulso a riattualizzare l’idea. In undici anni sono state superate via via le fasi di progetto. Oggi i cantieri stanno partendo dall’Area 2 del tracciato - fra Martesana e alto Lodigiano - ma potrebbero accendersi presto anche in altri punti del corridoio, senza seguire per forza una logica ad aggiunte progressive. La società di gestione dell’infrastruttura, il gruppo Te, è una spa partecipata per il 57 per cento dalla quasi omonima, ma ben differente, Tem Spa i cui azionisti di maggioranza sono Milano Serravalle e Autostrade per l’Italia. I lavori “puri”, la semplice autostrada a sei corsie costano circa 1000 milioni; un’altra somma calcolata in 700 milioni copre il restante; la concessione ai gestori è di cinquanta anni per rientrare dai costi. Secondo le autorità istituzionali che lunedì lanceranno il progetto, nel quadro attuale la Tem è diventata una scommessa da giocare non solo per la viabilità, ma anche per creare lavoro: «Un’infrastruttura per il lavoro e la crescita» è infatti lo spirito con cui lunedì le forbici (metaforiche) taglieranno il nastro.Fonte: Il Cittadino

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