venerdì 22 giugno 2012

Sant' Angelo - L’ ex deposito della Sila fa ancora paura

Il suo futuro, molto probabilmente, sarà quello di accogliere nuove palazzine. Per il momento, tuttavia, l’area dell’ex deposito degli autobus Sila è finita ancora una volta nel “mirino” del Comune di Sant’Angelo. Il motivo? Il grande capannone, in uso fino a pochi anni fa, è in condizioni precarie.
I muri esterni sono scrostati, ma questo forse è l’ultimo dei problemi. Molto più preoccupante, stando a quanto ha affermato ieri il sindaco Domenico Crespi, è la struttura. In particolare il tetto, che minaccia di “piegarsi” su sè stesso e che già mostra ampi segni di degrado. L’assenza di interventi di manutenzione è ormai evidente. Ma a preoccupare non è solo il capannone che un tempo veniva usato come rimessa per gli autobus, situato fra via Cavour e viale Zara, ma anche lo stabile adiacente, inserito nello stesso complesso. Si tratta di una casa la cui copertura, per chi la osserva da viale Zara, mostra chiari segni di cedimento.Cosa fare per risolvere il problema? Il Comune potrebbe presto intervenire con una nuova ordinanza che obblighi la proprietà a mettere in sicurezza la zona. Lo ha anticipato ieri il sindaco Crespi: «È certamente necessario sistemare la copertura - ha detto - sono piuttosto preoccupato per la situazione generale in cui versa l’ex deposito e probabilmente firmerò una nuova ordinanza per cercare di fare pressioni sulla proprietà, affinché intervenga». La strada tracciata dal primo cittadino appare chiara. Molto più nebulosa è invece la soluzione. E il motivo è presto detto. Il grande deposito è riconducibile alla Pasfin, una delle società della “galassia” Sila. Per quest’ultima il recente passato e il presente è fatto di atti giudiziari e curatori fallimentari. E di conseguenza anche il “quadro clinico” della Pasfin appare piuttosto complesso. Inutile dire dunque che il timore del Comune di Sant’Angelo è quello di emettere un’ordinanza che parli nel vuoto, senza trovare reale risposta. Intanto il tempo passa inesorabilmente e il “bollettino medico” dell’ex deposito non lascia presagire nulla di buono. In passato, come detto, Palazzo Delmati aveva già chiesto alla proprietà di procedere alla messa in sicurezza dello stabile. Per alcune settimane, a seguito del crollo di parte dell’intonaco esterno, una porzione dell’ex deposito era stata delimitata con nastro bianco e rosso e alcune transenne. Quanto agli autobus, il passaggio ad altro gestore della tratta un tempo in carico a Sila ha portato a cambiamenti sostanziali. Star, subentrata alla stessa Sila, ha scelto un altro deposito per i suoi autobus: un capannone preso in affitto da un gruppo edile barasino, nell’area un tempo occupata dalla ditta Samadoval.Fonte: Il Cittadino

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