Non siamo in Irlanda, né in Scozia, né tantomeno nei Paesi Baschi o in
Galizia. Eppure, sabato sera, al Parco San Tarcisio di Paullo è come se
ognuno di questi luoghi si sia materializzato davanti agli occhi del
pubblico in un viaggio musicale attraverso sonorità inusuali al nostro
orecchio, proposte dalla band Folkamiseria. Il gruppo è sbarcato per la
prima volta a Paullo, con al seguito violini, flauti, ghironda e
cornamuse, in occasione della Music Fest.
Un evento organizzato dall’associazione “Noi e Paolo” e dedicato a Paolo Becchetti, un giovane paullese che è mancato otto mesi fa, a 32 anni, morto per aver respirato la micidiale polvere d’amianto quando era ancora bambino, stroncato da adulto per colpa di un mesotelioma. Sabato sera, alla presenza di vari esponenti del consiglio comunale della maggioranza e della minoranza, la manifestazione ha voluto sensibilizzare la popolazione sui rischi dell’eternit. Ecco perché è nata l’associazione “Noi e Paolo”, che si è presentata ai paullesi con la musica tanto amata da Becchetti, con l’appoggio di altri sodalizi quali Alao, Legambiente, la bottega de Il Carro, presenti con un proprio stand. Accanto a quello dell’associazione organizzatrice, c’era anche la bancarella con i prodotti (collane e braccialetti) realizzate da Elisabetta Stanchina che ha dato in questo modo il proprio contributo alla raccolta di fondi. La moglie Chiara Savaré ha infatti chiarito che l’intero ricavato della serata sarebbe stato devoluto al Gime (Gruppo italiano mesotelioma), rappresentato dal presidente Luciano Mutti e dalla ricercatrice Laura Moro. «Io mi trovo spesso all’estero - ha detto Mutti -, ma è bello tornare in Italia e incontrare un mondo pulito, pronto ad aiutare la ricerca». La ricercatrice Moro ha espresso il proprio apprezzamento per l’attività dell’associazione “Noi e Paolo” che ha lanciato la campagna “L’amianto è intorno a te”. E infatti lo si trova negli edifici (nei rivestimenti, sui tetti), nelle aziende e negli impianti industriali (strutture murarie, coibentazione degli impianti termici), ma spesso non è censito sul territorio.Fonte: Il Cittadino
Un evento organizzato dall’associazione “Noi e Paolo” e dedicato a Paolo Becchetti, un giovane paullese che è mancato otto mesi fa, a 32 anni, morto per aver respirato la micidiale polvere d’amianto quando era ancora bambino, stroncato da adulto per colpa di un mesotelioma. Sabato sera, alla presenza di vari esponenti del consiglio comunale della maggioranza e della minoranza, la manifestazione ha voluto sensibilizzare la popolazione sui rischi dell’eternit. Ecco perché è nata l’associazione “Noi e Paolo”, che si è presentata ai paullesi con la musica tanto amata da Becchetti, con l’appoggio di altri sodalizi quali Alao, Legambiente, la bottega de Il Carro, presenti con un proprio stand. Accanto a quello dell’associazione organizzatrice, c’era anche la bancarella con i prodotti (collane e braccialetti) realizzate da Elisabetta Stanchina che ha dato in questo modo il proprio contributo alla raccolta di fondi. La moglie Chiara Savaré ha infatti chiarito che l’intero ricavato della serata sarebbe stato devoluto al Gime (Gruppo italiano mesotelioma), rappresentato dal presidente Luciano Mutti e dalla ricercatrice Laura Moro. «Io mi trovo spesso all’estero - ha detto Mutti -, ma è bello tornare in Italia e incontrare un mondo pulito, pronto ad aiutare la ricerca». La ricercatrice Moro ha espresso il proprio apprezzamento per l’attività dell’associazione “Noi e Paolo” che ha lanciato la campagna “L’amianto è intorno a te”. E infatti lo si trova negli edifici (nei rivestimenti, sui tetti), nelle aziende e negli impianti industriali (strutture murarie, coibentazione degli impianti termici), ma spesso non è censito sul territorio.Fonte: Il Cittadino
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