sabato 25 agosto 2012

Bici a noleggio anche nella Bassa

Pronte le ciclabili, adesso sono arrivate anche le biciclette. È il sistema di mobilità dolce che collega i comuni di Caselle Landi, Corno Giovine e San Fiorano, uniti nel partecipare al bando indetto dalla Regione Lombardia nel 2011 che è diventato finalmente realtà.
Nelle scorse settimane sono state sistemate pensiline e rastrelliere nei punti strategici dei tre comuni e i Morti della Porchera, frazione di Corno Giovine, è la prima stazione ad avere già anche le bici. Nei prossimi giorni la ditta fornitrice provvederà a rifornire anche le altre. «Si tratta di un importante tassello del piano di intermodalità che è stato avviato qualche anno fa - spiega il sindaco di Caselle Landi Pierluigi Bianchi, assessore alla viabilità nella passata amministrazione provinciale -. A Caselle sono terminati da poco i lavori per la realizzazione della ciclabile che si snoda all’interno del centro abitato e costituisce un collegamento con l’argine maestro e tutti i punti d’interesse sociale: la farmacia, la materna, il municipio, gli ambulatori, la parrocchia, il centro sportivo».La parte infrastrutturale sarà completa solo una volta collegata la ciclabile alla strada provinciale 116, ma era importante dare fin da ora ai turisti la possibilità di affittare le due ruote sul posto. «L’obiettivo è incentivare l’uso delle biciclette per cui abbiamo creato quattro punti noleggio dove si possono trovare sia bici tradizionali che con la pedalata assistita e una serie di pensiline e rastrelliere nei punti di massa, ad esempio alle fermate degli autobus e in centro». Ancora da definire sono le modalità di gestione del bike sharing, vale a dire le tariffe e il sistema di registrazione per il noleggio. «Intendiamo stabilire delle regole precise - conclude Bianchi, facendo riferimento ai colleghi sindaci di Corno Giovine e San Fiorano -. È importante facilitare il visitatore facendo in modo che le regole siano uguali ovunque si sposti». Il costo dell’intero progetto ammonta a 60mila euro, che i tre comuni della Bassa hanno finanziato per la metà grazie al contributo della Regione Lombardia.Fonte: Il Cittadino

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