sabato 25 agosto 2012

Codogno a vocazione “verde” scommette sui parchi fluviali

Codogno a vocazione “verde” grazie a due progetti della giunta municipale guidata dal sindaco Vincenzo Ceretti che prevedono l’adesione al Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del Brembiolo ed al Parco interregionale per il grande fiume Po.
Nel primo caso manca solo l’adesione del Comune di Codogno per completare ufficialmente il comitato gestionale del grande parco verde lungo il corso del Brembiolo, gestito direttamente dalle realtà della Bassa bagnate dalle acque del corso lodigiano, in collaborazione con la Provincia di Lodi. Dopo infatti i comuni promotori del progetto, Casalpusterlengo e Somaglia,ed il primo aggregato Fombio, anche il municipio di Brembio e quello di Ossago hanno dato la loro disponibilità a far parte del consorzio gestionale sovracomunale del parco.A questo punto manca quindi solo Codogno, che non ha ancora confermato la propria adesione che servirebbe a completare l’intero percorso del colatore bassaiolo anche se l’assessore all’ecologia Abramo Rossi ha affermato che questa adesione si concretizzerà ufficialmente nel corso del 2012. Quando aderirà al progetto del Plis del Brembiolo, Codogno porterebbe in dote un’area di circa trenta ettari di terreno adiacente la Mirandolina. Attualmente il Plis del Brembiolo,corso d’acqua di oltre 23 chilometri che si forma ad Ossago e dopo aver attraversato i centri abitati di Brembio, Zorlesco e Casalpusterlengo, tocca i territori comunali di Codogno e Somaglia, ed in Comune di Fombio sfocia nella Mortizza, ha una estensione di 274 ettari. Nel secondo caso invece, pur non essendo Codogno città rivierasca del Po, c’è un interesse alla partecipazione al progetto del Parco interregionale del Po,che già dal prossimo autunno potrebbe iniziare a porre le sue fondamenta. Con il grande fiume Po e con i paesi che su di esso si affacciano, Codogno ha però relazioni istituzionali forti ed interconnessioni importanti, non ultima quella della “rete” di piste ciclabili e potrebbe svolgere il ruolo di crocevia strategico sull’area grazie anche alla presenza della stazione e nodo ferroviario tra le linee Milano - Bologna e Mantova - Cremona - Pavia. Va quindi immaginato un futuro di tipo turistico - ecologico con arrivi dalle città metropolitane di turisti via ferrovia a Codogno che raggiungono il parco del Po in bicicletta e gli imbarchi motonavali dei Morti della Porcherà per crociere sul Po e per un tuffo nella natura, tra agriturismi e specialità dop. In questa ottica Codogno è favorevole alla proposta lanciata dall’esponente lodigiano del Pd in Regione Lombardia Fabrizio Santantonio che prevede la convocazione in autunno di una riunione con gli amministratori locali dei vari comuni che si affacciano sulle rive del Po per portare avanti il progetto del Parco interregionale.Fonte: Il Cittadino

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