sabato 18 agosto 2012

Montanaso - Ancora rifiuti sui gerali dell’Adda

Il Comune e la proprietà del ristorante “la Cava” tolgono i rifiuti e pochi giorni dopo l’immondizia regna ancora sovrana. Non c’è pace, o meglio pulizia, per l’argine dell’Adda, a due passi dal locale che si affaccia sul fiume.
«L’amministrazione di Montanaso e la proprietà del ristorante avevano appena fatto ripulire dall’immondizia dei giorni scorsi l’area - commentano il vice direttore del Parco Maurizio Polli e il presidente Silverio Gori -, invece, il 14 di agosto era di nuovo tutto sporco e il 15 la situazione è peggiorata». I gitanti di Ferragosto, infatti, hanno invaso la riva del fiume, in località Due acque, di sacchi enormi dell’immondizia, i più grandi che esistono sul mercato. Contengono piatti di plastica, bottiglie, lattine di birra, di tutto di più chiusi negli stessi sacchi e abbandonati sull’argine. Una montagna di avanzi e di sprechi, alla faccia di chi investe energie per differenziare la spazzatura e per promuovere l’ambiente. Eppure i cartelli del Parco sono chiari e precisi. Il disegno della bottiglietta con la croce sopra e l’avvertimento a non sporcare l’ambiente, per non parlare di quelli più espliciti ancora che invitano a lasciare l’immondizia nei contenitori appositi pochi metri più in là. Persino gli “Amici dell’Adda” hanno inciso sulla pietra, con il gesso, l’invito a non sporcare l’area. Niente da fare. C’è addirittura un televisore al posto dei funghi, alle radici di un albero e una cassettiera malandata in mezzo all’erba. «Che cosa costa andare a buttarla in discarica - commentano Polli e Gori? -. Il Comune di Montanaso ha già fatto un sopralluogo e si attiverà di nuovo. Le nostre squadre quando escono stanno molto attente alla presenza dei rifiuti in natura. In questi anni ci siamo molto battuti per questo; non è facile, ma ci stiamo lavorando. A volte le guardie “avvertono” le persone che stanno facendo il pic-nic. “Guardate - dicono - che abbiamo preso il vostro numero di targa e se domani troviamo dei rifiuti vi multiamo”. Allora stanno attente. Una persona addirittura si è scusata dicendo che l’immondizia le era stata “rubata”. I turisti non riescono a capire che 200 metri più in là ci sono i cassonetti». Il sindaco di Montanaso Luca Ferrari non ne può più: «Quando torno dalle vacanze - dice - farò un’ordinanza, ho già avvisato la prefettura e tutti gli enti competenti. Intimeremo alla proprietà privata dell’area di accollarsi gli oneri della pulizia. Abbiamo avviato il progetto “Puliamo il nostro comune”, ripulendo quell’area più di una volta. Una decina di giorni fa abbiamo smantellato persino dell’amianto che era stato abbandonato lì, abbiamo speso alcune migliaia di euro. Non si possono addossare i costi della maleducazione delle persone a tutta la collettività».Fonte: Il Cittadino

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