martedì 21 agosto 2012

Percorso a ostacoli a S. Giuliano

Buche che costringono allo slalom gigante le automobili, erba altissima ai lati delle carreggiate e soprattutto nessun dissuasore di velocità per cinque chilometri, da Pedriano a Civesio.
Con l’estate torna ad alzarsi l’attenzione dei (pochi, ma non nulli) residenti a Pedriano e Mezzano perché il broletto sangiulianese di via De Nicola, che ha appena approvato un piano asfaltature per il centro città, si ricordi che il territorio è grande trenta chilometri quadrati e comprende abitati sparpagliati un po’ ovunque. La richiesta numero uno, per quanto riguarda la viabilità, è che con le idee in rampa di lancio a settembre arrivi anche quella di posare i dossi dissuasori all’attraversamento di Mezzano. Dove gli abitanti fissi si contano sulle dita delle mani - forse di una mano sola - ma dove per undici mesi all’anno, tutti quelli lavorativi, transitano migliaia di automezzi che “scansano” la via Emilia con questo giro. Via Mezzano e via Marignano, i nomi coi quali è correttamente indicato sulle carte il collegamento viario fra la strada provinciale 40 Binasca e lo svincolo provinciale 164 San Giuliano-Locate Triulzi, non hanno allo stato attuale alcun sistema di rallentamento della velocità. Ci sono solo i cartelli della segnaletica verticale: 30 all’ora nell’abitato di Mezzano, addirittura dieci, in teoria, di fronte alla cappelletta ossario che pochi mesi fa ha subito un crollo con molta probabilità attribuibile agli effetti del traffico. Numeri e limiti che chiaramente nessuno rispetta, considerando che la Pedriano-Viboldone, ha ormai il destino cucito addosso di “variante” della via Emilia per chi va e viene da Milano. La richiesta di un rallentatore di velocità era già arrivata un anno fa dall’Ai.Bi., associazione Amici dei bambini, importante onlus che ha stabilito qui un quartiere generale al quale fanno riferimento persone da tutta Italia. Ma il dissuasore, dal costo di poche centinaia di euro, è rimasto nei desideri e tutto continua come prima. La stessa istanza viene rafforzata oggi dai conduttori agricoli di Mezzano, sostanzialmente gli unici residenti “veri”, i quali ribadiscono che «non si possono lasciare le auto libere di correre su una strada larga cinque metri, con una curva che riduce la visibilità». Nel frattempo le settimane d’estate hanno aperto varie voragini in tutto l’asfalto circondato dai campi di mais. Le auto le evitano con brusche sterzate, rischiando di invadere l’altra corsia.Fonte: Il Cittadino

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