mercoledì 22 agosto 2012

San Donato - Poasco presenta il conto al Comune

“Ciclabili che si sbriciolano e scuola arrosto senza ventilatori”. E il campo da calcio in miniatura che attende allargamento. Poasco nel pieno della calura agostana ricorda i suoi nodi scoperti al comune di via Battisti: lontano più di due chilometri, nascosto alla vista dal muro di palazzi delle Torri Lombarde che chiude l’orizzonte verso est, verso la zona dove vive la massima parte dei 34mila melegnanesi.
L’unica vera frazione di San Donato, collegata dal sovrappasso della tangenziale a Borgo Bagnolo, aspetta la ripresa amministrativa di settembre con alcune cartoline da inviare al sindaco. La prima riguarda la questione del nuovo centro sportivo di via delle Cascine, una struttura che da più di un anno tiene banco nel dibattito locale con il problema dell’ampliamento. Si farà o no? Per il momento sembra di no, visto che il campo da calcio continua ad essere stretto fra le reti che sanciscono le modeste misure di 46 per 90 metri. Una superficie, come più volte ribadito nei mesi scorsi, che impedisce di fatto le promozioni delle squadre che ci giocano, visto che con 46 per novanta si è condannati a restare in terza categoria. La serie nella quale gioca attualmente la Polisportiva Cavallino Bianco, ma è chiaro che una minima prospettiva di ascesa va lasciata e per farlo occorrono dieci metri in più sia in larghezza che in lunghezza. Con il ritorno della politica locale ai propri posti, coincidente con la fine dei primi cento giorni dell’amministrazione Checchi, i poaschesi vogliono sapere se è possibile o meno procedere in tempi ravvicinati al ritocco che dia un minimo di respiro alle possibilità sportive locali, senza escludere che il campo diventi di allenamento per società di Milano o altre zone. Un secondo fronte che il caldo spietato di questi mesi sta facendo emergere è l’assenza di difese contro il sole della scuola d’infanzia locale. La materna ed elementare di via Unica non ha quasi ventilatori o altri sistemi che diano sollievo ai bambini a settembre, quando c’è da scommettere che tornerà un’afa solo un po’ meno spietata di quella in corso. «Duecento bambini non hanno praticamente niente per ripararsi dai raggi del sole tranne gli alberi attorno all’edificio - spiega un’insegnante - e qualche ventilatore comperato dalla direzione didattica o dai genitori. Ma a San Donato città però i ventilatori e i condizionatori per le scuole li hanno comperati». Ultima questione dolente è lo stato della pista ciclabile e pedonale di connessione con il ponte di Borgo Bagnolo e da lì ai servizi che si addensano nel centro storico. Costruita una decina di anni fa, la sede per pedoni e ciclisti che sfiora la vecchia strada per Chiaravalle si sta innanzitutto sbriciolando sotto i piedi e le ruote. In secondo luogo secondo i residenti si potrebbe pensare a togliere un po’ di ferro dalle tonnellate di guard rail messi a protezione a loro tempo:»mai vista una pista con così tanto metallo ai lati, se si cade dalla bici si rischia di tagliarsi un braccio», dicono in coro.Fonte: Il Cittadino

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