venerdì 17 agosto 2012

San Donato - Preso d’assalto il posteggio delle bici

Catene e lucchetti tranciati, parti di telaio, ammassi ferrosi: il parcheggio delle biciclette adiacente alla fermata della metropolitana di San Donato assomiglia sempre più ad un rottamaio a cielo aperto.
Ora che, nel periodo clou delle vacanze estive, le biciclette parcheggiate sono drasticamente diminuite, viene rivelato alla vista dei passanti quel che è solitamente nascosto dal grande affollamento di mezzi. A venire alla luce è un vero e proprio museo del furto. Alcuni modelli si segnalano per la mancanza di una ruota o del sellino. Un paio di telai sono stati letteralmente scarnificati da ogni tipo di orpello: ruote, sella, manubrio. Tre telai “alleggeriti”, ammassati l’uno sull’altro, formano un rugginoso groviglio. A terra, catene e lucchetti tranciati dai vandali. I reperti sono sotto gli occhi di tutti, a evidenziare una situazione in cui le ruberie non sono affatto, purtroppo, cosa rara. Le poche biciclette ospitate, non più di una trentina in questi giorni, sono assicurate ai paletti con catene pesanti e voluminose, pronte a creare più di un grattacapo ad ogni novello Arsenio Lupin.Dal comando dei carabinieri di San Donato spiegano che «il fenomeno c’è, investe bici nuove e vecchie, oltre che parti di biciclette, ed è continuo e inarrestabile: altre città, come Lodi, Crema, Legnano, hanno infatti lo stesso problema. Il Comune si sta organizzando per installare delle videocamere di sorveglianza. È impossibile immaginare un presidio della zona, andrebbe realizzato il silos per le biciclette di cui si parla da diverso tempo». Capita addirittura che, presso lo stesso comando, venga fatto presente ai denunciandi che lasciare la bicicletta nell’area suddetta è cosa sconsigliata. Ne esce delineata una situazione certamente spiacevole e preoccupante per tutti coloro che, per amore dell’ambiente, passione o comodità, decidono di raggiungere pedalando la metropolitana. I furti servono ad alimentare un mercato di pezzi di ricambio e biciclette intere venduti a prezzi irrisori nei vari mercatini della provincia. Lo stesso suk di San Donato è famoso per essere un importante punto di raccordo e vendita di merce rubata. Un giro di affari che si basa, più che sul valore del singolo pezzo, sull’alto numero di mezzi trafugati e rivenduti. Per quanto riguarda la costruzione, forse salvifica, del silos riservato alle biciclette, si attendono aggiornamenti in ottobre da parte della regione Lombardia. Un progetto da 500mila euro che, insieme all’istallazione delle telecamere nell’area già esistente, appare di cruciale importanza in un momento in cui l’implementazione dei percorsi ciclabili nell’asse sudmilanese è al centro dei programmi della giunta di San Donato così come di quella di San Giuliano. Il capolinea della linea gialla della metropolitana milanese è naturalmente uno dei punti d’arrivo privilegiati di tali progetti: ben altra è però la sicurezza che dovrebbe venir garantita a chi ha deciso di usare la bici e di non inquinare l’aria con il motore.Fonte: Il Cittadino

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