Più transiti dei vigili nell’area della fermata della metropolitana: è
solo una delle opzioni, di certo quella più rapidamente attuabile, allo
studio dell’amministrazione sandonatese per porre un argine
all’impennata di furti di biciclette nell’area prossima al capolinea
della linea gialla.È infatti un dato obiettivo, confermato dalle
autorità istituzionali e dalle forze dell’ordine, che le ruberie sono
diventate letteralmente all’ordine del giorno. Un inconveniente non da
poco in un periodo in cui la spinta alla mobilità sostenibile appare tra
i punti cardine di gran parte delle giunte. È il vicesindaco Simona
Rullo, titolare degli assessorati ai lavori pubblici, all’arredo urbano e
alla mobilità, ad esprimersi sulla scottante questione: «Posto che i
furti di biciclette ci sono sempre stati, è evidente che nell’ultimo
periodo il fenomeno si è intensificato. I furti sono tantissimi sia in
prossimità della metropolitana sia nel vicino parco Snam», spiega
l’esponente della giunta Checchi. Lunedì pomeriggio Rullo ha incontrato
Fabio Allais, dirigente della polizia locale, in un colloquio in cui si è
discusso anche del problema in questione: «È nostra intenzione agire su
più fronti - illustra il vicesindaco -. Innanzitutto quello delle
infrastrutture: aggiorneremo le rastrelliere, diffondendo quelle che
permettono l’ancoraggio del telaio, e in ottobre avremo informazioni
dalla Regione sul progetto di costruzione dei due silos che
permetterebbero, su abbonamento, il deposito delle bici in sicurezza. Le
telecamere finora non hanno dato risultati: i ladri agiscono
velocemente, incappucciati, e non sono identificabili. Non è sensato
investire su questa tecnologia. Come risposta immediata - prosegue -,
dal valore principalmente deterrente, nelle prossime settimane verranno
incrementati i passaggi da parte delle pattuglie di polizia locale».Tra
le idee passibili di concretizzazione sul lungo termine, la
realizzazione di un manualetto destinato ai ciclisti, con varie
informazioni «tra cui indicazioni su come legare la bicicletta in
maniera più sicura. Molti utenti infatti usano catene inadeguate, che si
tagliano in pochi secondi, e legano male i mezzi, non assicurando a
dovere il telaio. I maggiori risultati credo che li avremo investendo
nella comunicazione».Infine, il vicesindaco Rullo espone l’ipotesi più
suggestiva: «Sto considerando la possibilità di rendere disponibile la
marchiatura del telaio, mediante punzonatura o etichetta che riporti un
numero di serie legato al proprietario. Sarebbe così possibile risalire
ai possessori dei mezzi rubati». La misura sta prendendo sempre più
piede tra le città italiane che pure devono fare i conti con le continue
razzie di biciclette. Si tratta certamente dell’idea più innovativa,
che possa essere anche la risposta adeguata ad un fenomeno in verticale
ascesa? Fonte: Il Cittadino
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