Ancora fiamme nella cascina Sestogallo. Nel tardo pomeriggio di ieri, il
fuoco è tornato a divampare all’interno dell’antico complesso agricolo
situato a Borgolombardo.
A bruciare, sterpaglie e strutture in legno facenti parte di baracche costruite abusivamente: la cascina è da diverso tempo al centro delle cronache per essere luogo di soggiorno di diversi occupanti, che hanno adattato alcune aree del fatiscente immobile con materassi, elettrodomestici e mobilio di fortuna.Il rogo è iniziato attorno alle 18 e si è rapidamente a propagato, finendo per coinvolgere una parte significativa dell’ampio complesso. Poco dopo le 18 l’arrivo della polizia locale, che ha trovato sul posto membri dell’ufficio tecnico del Comune e una pattuglia dei Carabinieri. Presenti le squadre dei vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Pieve Emanuele e piazzale Cuoco, che hanno sfruttato la botte d’acqua fornita dal comando di via Messina, oltre ai volontari della protezione civile e a un’ambulanza. A esser mangiate dalle fiamme sono state principalmente le strutture in legno erette dagli occupanti. Sconosciuta la causa del rogo. Fonte di maggiore preoccupazione è il pericolo generato dalle coperture in amianto, per il quale è stata immediatamente allertata l’Arpa.Dal momento che la cascina è situata in prossimità delle linee ferroviarie che corrono parallelamente alla via Emilia, il divampare delle fiamme ha minacciato di coinvolgere il regolare transito dei treni: quelli della linea S1, che corrono sui binari più vicini all’incendio, sono stati deviati sulla più distante linea ad Alta velocità. Non c’è stato pertanto alcun blocco della circolazione e i tecnici della polizia ferroviaria si sono messi immediatamente all’opera per controllare la situazione. In cascina i lavori sono andati avanti per diverse ore: i volontari della protezione civile hanno appositamente montato una torre faro, in modo da permettere alle operazione di continuare fin dopo il calar del sole. In un periodo in cui diversi roghi hanno interessato strutture agricole del territorio, l’incendio di cascina Sestogallo aggiunge un nuovo tassello in una storia, quella del complesso sangiulianese risalente al XIII secolo, negli ultimi anni molto tormentata: frequentemente preda delle fiamme, l’ultimo incendio risale ad appena due mesi fa.Fonte: Il Cittadino
A bruciare, sterpaglie e strutture in legno facenti parte di baracche costruite abusivamente: la cascina è da diverso tempo al centro delle cronache per essere luogo di soggiorno di diversi occupanti, che hanno adattato alcune aree del fatiscente immobile con materassi, elettrodomestici e mobilio di fortuna.Il rogo è iniziato attorno alle 18 e si è rapidamente a propagato, finendo per coinvolgere una parte significativa dell’ampio complesso. Poco dopo le 18 l’arrivo della polizia locale, che ha trovato sul posto membri dell’ufficio tecnico del Comune e una pattuglia dei Carabinieri. Presenti le squadre dei vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Pieve Emanuele e piazzale Cuoco, che hanno sfruttato la botte d’acqua fornita dal comando di via Messina, oltre ai volontari della protezione civile e a un’ambulanza. A esser mangiate dalle fiamme sono state principalmente le strutture in legno erette dagli occupanti. Sconosciuta la causa del rogo. Fonte di maggiore preoccupazione è il pericolo generato dalle coperture in amianto, per il quale è stata immediatamente allertata l’Arpa.Dal momento che la cascina è situata in prossimità delle linee ferroviarie che corrono parallelamente alla via Emilia, il divampare delle fiamme ha minacciato di coinvolgere il regolare transito dei treni: quelli della linea S1, che corrono sui binari più vicini all’incendio, sono stati deviati sulla più distante linea ad Alta velocità. Non c’è stato pertanto alcun blocco della circolazione e i tecnici della polizia ferroviaria si sono messi immediatamente all’opera per controllare la situazione. In cascina i lavori sono andati avanti per diverse ore: i volontari della protezione civile hanno appositamente montato una torre faro, in modo da permettere alle operazione di continuare fin dopo il calar del sole. In un periodo in cui diversi roghi hanno interessato strutture agricole del territorio, l’incendio di cascina Sestogallo aggiunge un nuovo tassello in una storia, quella del complesso sangiulianese risalente al XIII secolo, negli ultimi anni molto tormentata: frequentemente preda delle fiamme, l’ultimo incendio risale ad appena due mesi fa.Fonte: Il Cittadino
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