venerdì 10 agosto 2012

San Giuliano - Cibo scaduto e sporcizia: locali sotto tiro

Ristoranti cinesi sotto scacco: trecento chili di alimenti in cattivo stato di conservazione sotto sequestro e 4500 euro in sanzioni elevate a due locali sangiulianesi. Nel bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri della tenenza di San Giuliano lo scorso martedì anche la denuncia a piede libero del titolare di uno dei locali “visitati”.
Con il supporto del Nucleo Anti Sofisticazione (Nas) dei carabinieri di Milano, i militari locali hanno infatti riscontrato una serie di violazioni gravi. E, non è certo la prima volta che accade, anzi le ispezioni ai negozi etnici per tutelare i consumatori erano già avvenute, con identici risultati, a maggio: allora erano finite nel mirino due macellerie islamiche della città, anche in quella circostanza multate, dopo il sequestro di carne e la rilevazione di numerose infrazioni sanitarie.Questa volta è stato il turno di due ristoranti cinesi. Di uno dei due potrebbe essere richiesta addirittura la chiusura, dopo la denuncia a piede libero del proprietario alla Procura della Repubblica di Lodi. D’altronde sono stati trovati prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione; non quelli da banco, ma una copiosa scorta che era detenuta in un magazzino abusivo, ricavato in uno scantinato della struttura (che peraltro non risulta nei “disegni” autorizzati dall’Asl).C’erano circa 300 chilogrammi di scatolame e altri articoli in vasi e barattoli, in parte maleodoranti e in parte di dubbia provenienza. I militari hanno contestato la detenzione ai fini della vendita, della somministrazione o della distribuzione per il consumo di prodotti in cattivo stato di conservazione (articolo 5 lettera b della legge 283/1962). La situazione del resto del ristorante non era certo migliore: è stato segnalato nel lungo verbale steso dal Nas, il mancato rispetto dei requisiti di igiene e la mancata comunicazione all’autorità competente - in questo caso l’Asl - dell’esistenza del magazzino abusivo posto nel seminterrato e utilizzato per stipare gli alimenti sequestrati pur non essendo idoneo.Inevitabile la contravvenzione di 1.500 euro, mentre è ancora da quantificare, invece, la multa suppletiva per la presenza di prodotti alimentari mal conservati. L’autorità sanitaria effettuerà nei prossimi giorni il sopralluogo per stabilire l’idoneità dell’attività alla vendita e somministrazione di alimenti e «ordinerà» gli adeguamenti per la messa a norma dei locali. In caso di mancato adeguamento verrà prescritta la chiusura del ristorante. Meglio è andata all’altro locale cinese che ha ricevuto la visita dei militari. Sono state contestate al titolare una serie di violazioni in materia di igiene previste dai regolamenti della Comunità Europea e per aver omesso di predisporre le procedure di autocontrollo in materia di informazione sulla catena alimentare. In pratica c’erano scarse condizioni d’igiene ed era assente per alcuni prodotti l’indicazione di provenienza. Il titolare se l’è cavata con 3mila euro di multa e una segnalazione all’Asl di Milano. Fonte: Il Cittadino

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