La notizia del reperimento dei fondi era arrivata qualche mese fa, ora
c’è anche l’assegnazione provvisoria dei lavori. La restaurazione
dell’antico mulino di Abbadia Cerreto all’inizio sembrava più che altro
un miraggio: non tanto per il valore del progetto, quanto per il
reperimento dei 600mila euro necessari ad eseguire l’opera. Poi è
arrivato il sostegno di Regione Lombardia, che ha deciso di finanziare
al 50 per cento l’opera (in ambito Expo2015), e successivamente è giunto
anche il contributo della Fondazione Cariplo che verserà una quota pari
a 275mila euro. In questo modo l’Unione dei Comuni Oltreadda (ente che
accorpa i principali servizi di Abbadia Cerreto e Corte Palasio) vedrà
ridotta al minimo la propria compartecipazione.«Sapevamo benissimo che
se non avessimo avuto il sostegno degli enti sovraterritoriali e degli
enti privati non ce l’avremmo mai fatta a realizzare questo importante
intervento - il commento del presidente dell’Unione, nonché sindaco di
Corte Palasio, Marco Stabilini -. Semplicemente se non fosse arrivato il
contributo Cariplo avremmo rinunciato ai 300mila euro provenienti dalla
Regione. Ma eravamo davvero convinti che il progetto della
ristrutturazione dell’antico mulino fosse fortissimamente valido e che
quindi avrebbe attirato l’attenzione ad altri livelli. Così è stato, c’è
stato un grande lavoro diplomatico e siamo riusciti a recuperare tutti i
fondi necessari per partire con i lavori. Credo che con il ribasso
d’asta sulla gara d’appalto i due comuni di Corte Palasio e Abbadia
Cerreto dovrebbero vedere ridotta al minimo o addirittura azzerata la
propria quota di partecipazione economica».Le ditte invitate a
partecipare alla gara sono state cinque: l’impresa Cella di Piacenza, la
Tecno Afes di Codogno, Meazza & Lacchini di Brembio, Sverzellati di
San Rocco al Porto e Bisotti di Piacenza. E provvisoriamente è stata la
ditta Sverzellati ad aggiudicarsi i lavori. «L’aggiudicazione è appunto
provvisoria perché ora bisognerà provvedere a tutti gli accertamenti
documentali del caso - aggiunge Stabilini -. Però anche questo è un
altro traguardo raggiunto perché poi potremo procedere nel concreto».I
lavori di ristrutturazione dell’immobile trasformeranno radicalmente il
vecchio mulino, che diventerà un punto “Info Cultura”, ovvero un centro
informativo turistico che al suo interno potrà vantare un museo
dell’acqua, spazi per l’esposizione e moderni impianti di generazione
d’energia.Fonte: Il Cittadino
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