giovedì 4 ottobre 2012

Abbadia Cerreto - Vecchio mulino, assegnati i lavori. Il restauro non è più un miraggio

La notizia del reperimento dei fondi era arrivata qualche mese fa, ora c’è anche l’assegnazione provvisoria dei lavori. La restaurazione dell’antico mulino di Abbadia Cerreto all’inizio sembrava più che altro un miraggio: non tanto per il valore del progetto, quanto per il reperimento dei 600mila euro necessari ad eseguire l’opera. Poi è arrivato il sostegno di Regione Lombardia, che ha deciso di finanziare al 50 per cento l’opera (in ambito Expo2015), e successivamente è giunto anche il contributo della Fondazione Cariplo che verserà una quota pari a 275mila euro. In questo modo l’Unione dei Comuni Oltreadda (ente che accorpa i principali servizi di Abbadia Cerreto e Corte Palasio) vedrà ridotta al minimo la propria compartecipazione.«Sapevamo benissimo che se non avessimo avuto il sostegno degli enti sovraterritoriali e degli enti privati non ce l’avremmo mai fatta a realizzare questo importante intervento - il commento del presidente dell’Unione, nonché sindaco di Corte Palasio, Marco Stabilini -. Semplicemente se non fosse arrivato il contributo Cariplo avremmo rinunciato ai 300mila euro provenienti dalla Regione. Ma eravamo davvero convinti che il progetto della ristrutturazione dell’antico mulino fosse fortissimamente valido e che quindi avrebbe attirato l’attenzione ad altri livelli. Così è stato, c’è stato un grande lavoro diplomatico e siamo riusciti a recuperare tutti i fondi necessari per partire con i lavori. Credo che con il ribasso d’asta sulla gara d’appalto i due comuni di Corte Palasio e Abbadia Cerreto dovrebbero vedere ridotta al minimo o addirittura azzerata la propria quota di partecipazione economica».Le ditte invitate a partecipare alla gara sono state cinque: l’impresa Cella di Piacenza, la Tecno Afes di Codogno, Meazza & Lacchini di Brembio, Sverzellati di San Rocco al Porto e Bisotti di Piacenza. E provvisoriamente è stata la ditta Sverzellati ad aggiudicarsi i lavori. «L’aggiudicazione è appunto provvisoria perché ora bisognerà provvedere a tutti gli accertamenti documentali del caso - aggiunge Stabilini -. Però anche questo è un altro traguardo raggiunto perché poi potremo procedere nel concreto».I lavori di ristrutturazione dell’immobile trasformeranno radicalmente il vecchio mulino, che diventerà un punto “Info Cultura”, ovvero un centro informativo turistico che al suo interno potrà vantare un museo dell’acqua, spazi per l’esposizione e moderni impianti di generazione d’energia.Fonte: Il Cittadino

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