Il “Castello” di Carpiano fra prospettive di recupero e segnalazioni di
degrado. Il Comune ha provveduto a sanare simbolicamente la “ferita” del
trafugamento del prezioso bassorilievo attribuito a Giovanni Antonio
Amadeo, sostituendolo con una riproduzione a stampa dell’originale.
Nello stesso tempo via libera dalla Golgi Redaelli, l’azienda di servizi
erede dei “Luoghi Pii Elemosinieri”, alle visite guidate nella
monumentale cascina di fronte alla parrocchiale di San Martino. Ma il
comune scrive alla proprietà per segnalare incursioni di ignoti
nell’area incustodita e l’invadenza della vegetazione non più
controllata da cesoie. Un altro anno sta per essere consegnato agli
archivi senza risolvere la questione numero uno che pende sul
“Castello”: la vendita dell’enorme corte agricola nelle quali le
attività zootecniche sono cessate completamente da quattro anni. I bandi
di gara per avviare l’investimento immobiliare (con recupero delle
parti storiche vincolate) si sono susseguiti in modo periodico,
oscillando fra 7 e 5 milioni di euro a base d’asta. Ma il momento del
mercato casa, unito alla monumentalità della costruzione - persino
maggiore, in alcuni particolari, del castello Mediceo di Melegnano -
sinora hanno reso complessa l’operazione. Mentre le piante del giardino
esterno non vengono più potate ed è stata abbattuta una rete di
recinzione. Nel frattempo qualche buona notizia riguarda la fruibilità
dell’ex grangia dei frati certosini di Pavia, sia con visite guidate che
con eventi periodici, sulle quali la Golgi Redaelli ha dimostrato
apertura. Un gruppo di associazioni per la valorizzazione del territorio
(Pro loco, Italia Nostra), assieme al sindaco Francesco Ronchi ha
ottenuto la possibilità di accesso ai fabbricati per organizzare
itinerari negli ambienti interni più caratteristici, fra i quali
spiccano il portale monumentale, il chiostro, la ghiacciaia e l’aia.
Tutti elementi che assicurerebbero a Carpiano uno spazio artistico e
storico che altri centri del melegnanese certo non hanno. Una volta
garantite le massime condizioni di sicurezza, da parte della proprietà
milanese c’è la disponibilità a far svolgere un certo numero di
iniziative annuali all’interno e non all’esterno della Corte grande del
paese. È stata resa dignità anche alla deturpazione subita un anno fa
con il furto d’arte del bassorilievo simboleggiante la virtù della
Carità, opera di uno dei massimi scultori lombardi del Rinascimento come
Giovanni Antonio Amadeo, attivo anche nella Certosa di Pavia. Il Comune
di Carpiano ha provveduto a collocare nella loggetta vuota dopo
l’effrazione una copia in materiale plastico resistente dell’opera.Fonte: Il Cittadino
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