martedì 30 ottobre 2012

Carpiano - Il Castello tra erbacce e incuria e valorizzazione della sua storia

Il “Castello” di Carpiano fra prospettive di recupero e segnalazioni di degrado. Il Comune ha provveduto a sanare simbolicamente la “ferita” del trafugamento del prezioso bassorilievo attribuito a Giovanni Antonio Amadeo, sostituendolo con una riproduzione a stampa dell’originale. Nello stesso tempo via libera dalla Golgi Redaelli, l’azienda di servizi erede dei “Luoghi Pii Elemosinieri”, alle visite guidate nella monumentale cascina di fronte alla parrocchiale di San Martino. Ma il comune scrive alla proprietà per segnalare incursioni di ignoti nell’area incustodita e l’invadenza della vegetazione non più controllata da cesoie. Un altro anno sta per essere consegnato agli archivi senza risolvere la questione numero uno che pende sul “Castello”: la vendita dell’enorme corte agricola nelle quali le attività zootecniche sono cessate completamente da quattro anni. I bandi di gara per avviare l’investimento immobiliare (con recupero delle parti storiche vincolate) si sono susseguiti in modo periodico, oscillando fra 7 e 5 milioni di euro a base d’asta. Ma il momento del mercato casa, unito alla monumentalità della costruzione - persino maggiore, in alcuni particolari, del castello Mediceo di Melegnano - sinora hanno reso complessa l’operazione. Mentre le piante del giardino esterno non vengono più potate ed è stata abbattuta una rete di recinzione. Nel frattempo qualche buona notizia riguarda la fruibilità dell’ex grangia dei frati certosini di Pavia, sia con visite guidate che con eventi periodici, sulle quali la Golgi Redaelli ha dimostrato apertura. Un gruppo di associazioni per la valorizzazione del territorio (Pro loco, Italia Nostra), assieme al sindaco Francesco Ronchi ha ottenuto la possibilità di accesso ai fabbricati per organizzare itinerari negli ambienti interni più caratteristici, fra i quali spiccano il portale monumentale, il chiostro, la ghiacciaia e l’aia. Tutti elementi che assicurerebbero a Carpiano uno spazio artistico e storico che altri centri del melegnanese certo non hanno. Una volta garantite le massime condizioni di sicurezza, da parte della proprietà milanese c’è la disponibilità a far svolgere un certo numero di iniziative annuali all’interno e non all’esterno della Corte grande del paese. È stata resa dignità anche alla deturpazione subita un anno fa con il furto d’arte del bassorilievo simboleggiante la virtù della Carità, opera di uno dei massimi scultori lombardi del Rinascimento come Giovanni Antonio Amadeo, attivo anche nella Certosa di Pavia. Il Comune di Carpiano ha provveduto a collocare nella loggetta vuota dopo l’effrazione una copia in materiale plastico resistente dell’opera.Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...