L’hanno visto appollaiato in cima alla centrale di Bertonico. Il falco
pellegrino è arrivato finalmente sul nido allestito dal Grol (Gruppo
ricerche ornitologiche lodigiano). «L’abbiamo visto noi attivisti
qualche sabato fa, per la prima volta - racconta Luca Ravizza -, nel
corso di un sopralluogo presso la centrale Sorgenia. Il falco pellegrino
era appollaiato sul nido collocato sulla ciminiera della centrale a
dicembre del 2010». C’erano degli indizi che ci facevano sospettare che
il falco avesse cominciato a frequentare il nido – commenta Ivano Adami,
presidente del Grol –. Avevamo osservato sulle pareti della ciminiera
le tracce lasciate dall’animale, ma fino a quando non l’abbiamo visto,
non abbiamo avuto la certezza che il falco fosse arrivato». Vista la
buona notizia, sabato 20 ottobre, i volontari del Grol hanno chiesto un
appuntamento ai responsabili dell’impianto per salire in cima alla
ciminiera. «Appena giunti sul posto – raccontano soddisfatti il
vicepresidente Ravizza ed Erminia Mandarini, socia e costruttrice del
nido – abbiamo osservato il falco proprio all’interno del nido». Per non
disturbare l’animale i volontari si sono fatti accompagnare dal tecnico
di Sorgenia, Gianluca Bergamaschi, sul tetto della ciminiera,
utilizzato dal falco come sito di alimentazione. La presenza di numerose
carcasse di uccelli, fra cui moltissime gallinelle d’acqua, storni,
tortore dal collare, gabbiani e persino una pavoncella, ha confermato
che il pellegrino frequenta assiduamente l’area, come d’altronde aveva
già dimostrato il ritrovamento di alcune uova, purtroppo non schiuse,
rinvenute in cima alla ciminiera durante la primavera dello scorso anno.
«Ora – conclude Adami – comincia il periodo più delicato per il falco.
Con l’inizio del nuovo anno la coppia si sarà formata e fra febbraio e
marzo sarà tempo di deporre le uova». I volontari del Grol continueranno
dunque a monitorare il sito, nella speranza che la prossima primavera
porti la prima nidificazione certa di un falco pellegrino nel Lodigiano.
Da parte sua Sorgenia ha ribadito il proprio impegno a non toccare per
nessun motivo la cassetta in cui si spera possano nidificare i falchi
che sono una specie protetta. I volontari del Grol, intanto, sperano che
anche nel nido collocato presso la centrale E.On di Tavazzano possa
stabilirsi presto una coppia di falchi.Fonte: Il Cittadino
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