La stazione ferroviaria è sempre terra di nessuno: nuovi vandalismi e
imbrattamenti e intanto le Ferrovie dello stato sembrano essere
latitanti. Gli ultimi vandalismi sono arrivati in settimana. La porta
interna che collega le scalinate del sottopassaggio alla biglietteria è
stata forzata all’altezza della serratura e ora rimane mezza aperta.
Forse si è trattato di un semplice vandalismo, forse qualcuno mirava
alla macchinetta distributrice di biglietti, già scassinata due volte in
passato. Furti, in ogni caso, non ne sono stati compiuti, ma oggi la
porta non si chiude più. Sempre in questi giorni sono comparse inoltre
nuove scritte e imbrattamenti sui muri del sottopassaggio, in
corrispondenza dell’uscita al binario 3.Nemmeno 15 giorni fa,
addirittura, un’auto di servizio del personale di Fs è stata presa di
mira e di sera, con il primo buio, è stato rotto un finestrino. La porta
d’ingresso alla stazione da mesi è rattoppata con del nastro adesivo
marrone dopo che è stata fatta bersaglio, probabilmente, di sassate.
All’interno, tutte le porte presentano qualche segno di tentativo di
scasso o di rotture, dalla porta del bar a quella dell’edicola. I bagni
esterni degli uomini sono chiusi da oltre un mese perché in seguito a
una rottura, casuale o provocata, non funzionano più. I bagni delle
donne, nonostante la pulizia mattutina quotidiana, sono spesso
inutilizzabili: ieri la turca era intasata. Il cortile dell’area a
magazzino, aperto e frequentabile da chiunque, presenta un angolo di
sporcizia cronica, cassette di legno, carta, plastica. Qua e là, un po’
ovunque, carcasse di biciclette raccontano della piaga quotidiana del
furto di due ruote. E di certo sono un palliativo da poco gli interventi
effettuati da Ferrovie dello stato sulla struttura: la facciata
ridipinta in primavera e ora, dopo mesi di dimenticanza, nuove panchine,
cestini e posacenere sul binario 1. «Abbiamo interessato Fs più volte
dei problemi e abbiamo posizionato tre telecamere - dice il sindaco
Flavio Parmesani -. A noi arrivano tante segnalazioni, ma l’edificio non
è nostro e non possiamo intervenire liberamente. Chiederemo un tavolo
di coordinamento e di confronto con Fs per capire che intenzioni ha la
società rispetto all’immobile e alla sicurezza».Fonte: Il Cittadino
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