Una lettera inviata al ministro dell’ambiente Corrado Clini per chiedere
uno sforzo in più del governo per il prolungamento della metropolitana
fino a Paullo e il reperimento delle risorse per completare la
riqualificazione di tutta la Paullese. Ad inviarla a Roma nello scorso
fine settimana è stato il coordinamento dei sindaci per l’asse della
Paullese, attraverso i coordinatori Paolo Riccaboni (Spino) e Lidia
Rozzoni (Pantigliate).Che annunciano anche una serie di iniziative nei
confronti del comune di Milano, dei parlamentari e dei ministeri
competenti per l’attuazione degli accordi di programma già sottoscritti
anche dal Governo. Opere irrinunciabili secondo i rappresentanti dei
comuni di Dovera, Vaiano, Monte, Bagnolo, Pandino, Spino, Paullo,
Settala, Mediglia, Peschiera, Pantigliate e San Donato, che compongono
l’asse della Paullese.Ecco perché è stato preso spunto della recente
visita a Milano del ministero dell’ambiente, dove ha segnalato che le
buone misure per la riduzione dello smog come l’area C devono essere
integrate ad altre strutturali. Ossia lo spostamento all’esterno del
traffico verso la città, che sono identificabili proprio nel
prolungamento del metrò e il potenziamento delle infrastrutture.«Ho già
rimarcato - dice Riccaboni - che a tutt’oggi è totalmente latitante lo
Stato centrale. I risultati recenti sono stati ottenuti in virtù
dell’impegno di Regione Lombardia, province di Cremona e Milano, Comuni
dell’Asse. Con le prossime azioni cercheremo di coinvolgere il Comune di
Milano e lo Stato. Primo passo in questa direzione la lettera al
Ministro Clini, a doppia firma, inviata recentemente». La Provincia di
Milano ha annunciato l’affidamento dell’incarico per la stesura dello
studio di fattibilità per la risoluzione delle interferenze di San
Donato; nonché l’affidamento dell’incarico per l’adeguamento del
progetto del secondo lotto milanese in relazione alla Tangenziale est
esterna, fugando dubbi sul quadro finanziario dell’opera.La Provincia di
Cremona ha confermato tutti gli obiettivi di sua competenza. Sui circa
300 milioni complessivi dell’opera mancano a oggi totalmente i 44
milioni necessari al tratto Zelo Buon Persico-Spino d’Adda e al ponte
sull’Adda. Solo dunque il 15 per cento del piano economico abbisogna di
risorse: «Sono convinto che sforzi comuni daranno risultati», conclude
Riccaboni.Fonte: Il Cittadino
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