martedì 27 novembre 2012

Lodi - Liberati nelle acque del fiume oltre sette quintali di pesce

Sette quintali e mezzo di pesce vivo per ripopolare le acque del fiume. Sabato mattina, sfidando la spessa nebbia che attorno alle 10 ancora avvolgeva le rive dell’Adda, il comitato direttivo dell’Associazione lodigiana pescatori dilettanti si è dato appuntamento al Belgiardino per la tradizionale semina di novembre, durante la quale sono state rilasciate in acqua alcune specie ittiche tipiche dell’Adda: persici, scardole, enormi tinche dal ventre rosato, provenienti dalla piscicoltura Menozzi di Bonferraro, in provincia di Verona. Arrivati a bordo di un camion cisterna, con l’aiuto di un retino i pesci sono stati trasferiti in grandi bacinelle azzurre e liberati nel fiume, vicino alla riva: la maggior parte ha preso subito il largo, altri hanno avuto bisogno del “servizio rianimazione” dei Pescatori dilettanti che, sotto l’occhio vigile delle guardie della Provincia e del Parco Adda, li hanno indirizzati verso il centro del fiume. «Una volta, quando l’Adda era pulita, non c’era bisogno di seminare il pesce - commenta il presidente del sodalizio Giancarlo Magli -, oggi questa pratica è diventata purtroppo una necessità: la popolazione ittica è sempre più scarsa ed è per questo che si effettuano i ripopolamenti». Il destino dei pesci seminati è, in molti casi, appeso all’amo di un pescatore, oppure nel becco di un cormorano, ma qualche esemplare riuscirà a riprodursi, contribuendo così alla vitalità del fiume. Un fiume che è sempre più sporco e inquinato, come si può facilmente constatare osservando i sassi vicino alle rive: l’ultima ondata di piena ha lasciato sulla superficie una fanghiglia nera e vischiosa, che nemmeno la pioggia è riuscita a lavare.Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...